Ricorre la giornata mondiale dell’orgoglio bisessuale. Sono tante le idee popolari riguardo la bisessualità, eppure la realtà mormora che nella storia, sia stata da sempre cosa comune a tanti. La bisessualità oggi, si sottrae ai modelli e agli stereotipi a cui – purtroppo – siamo abituati, a cui sono abituati gli etero. E così in questa data, nel 2012, approda il primo Bisexual Pride in California, che celebra questo mondo ancora misterioso, più dell’omosessualità e addirittura alle volte, snobbato dallo stesso mondo gay. Nel 1999 l’ILGA, la più importante associazione LGBT al mondo, non ha istituito a caso questa ricorrenza speciale e ha scelto il 23 settembre per ricordare le teorie Freudiane.
Quel giorno del 1939 infatti, muore Freud. Lo psicanalista, introduce il termine “Bisessuale” sostenendo che le persone nascano tutte bisessuali ma che, attraverso fattori interni ed esterni anche di tipo culturale, le generazioni siano state psicologicamente condizionate e divenute via via, monosessuali. La bisessualità rimarrebbe così, in uno stato latente.
L’Orgoglio è difendere la libera autodeterminazione, propria e altrui. Orgoglio è dire “io esisto, sono libero e meritevole di diritti al pari di tutti: non di meno, né di più”. Se vuoi approfondire, puoi consultare le principali teorie descritte nell’opera: “Tre saggi sulla teoria sessuale” di Freud.
La bandiera fu disegnata da Michael Page nel 1998
La bandiera della Giornata Mondiale dell’Orgoglio Bisessuale, fu disegnata da Michael Page nel 1998 e si contraddistingue per i suoi tre colori orizzontali: in alto il rosa acceso (simbolo di orientamento omosessuale); in basso il blu (orientamento eterosessuale); in centro il viola (la combinazione dei colori che indica bisessualità).