In serata si è svolto il primo turno di qualifica di questa ottantasettesima edizione della 24h di Le Mans. Tutte le vetture hanno provato a trovare subito il limite per un potenziale peggioramento delle condizioni meteo.
24h Le Mans 2019 Q1 – Il primo turno di qualifica della 24h di Le Mans è stato ricco di emozioni e tutti i piloti hanno fin da subito provato a cercare la prestazione migliore senza indugiare troppo. La possibilità che nei prossimi turni le condizioni siano peggiori ha portato tutte le squadre ad accelerare le operazioni ed a spremere fin da subito le vetture.
24h Le Mans 2019 Q1 – Prima parte
Tutte le 62 vetture sono scese immediatamente tutte in pista con le condizioni meteo che non promettono bene per i prossimi giorni. Circa l’incidente delle prove libere della Porsche 911 RSR #99, Dempsey Proton Racing dovrà decidere se riparare il telaio completamente oppure se ritirare la vettura. La direzione gara comunica fin dall’inizio che la pista è umida, specialmente al ponte Dunlop.
I primi rilievi cronometrici vedono le due SMP Racing al comando con Orudzhev che stampa un 3:17.633 con la #17. Piccolo problema per la Ford GT #68 con la portiera del passeggero che si era aperta. Dopo pochi minuti la Toyota #7 di Kobayashi si porta subito in testa migliorando di oltre quattro decimi la prestazione del russo. Lotta molto serrata fin da subito anche nelle altre categorie dove i distacchi sono molto ridotti.
Dopo circa 20 minuti, nella categoria LMGTE Pro ci sono ben 6 vetture in soli sette decimi. Al comando Alex Lynn con Aston Martin davanti alle tre Porsche ufficiali seguite a ruota dall’altra Aston #95. Subito dietro le due vetture AF Corse. Doppie bandiere gialle nella seconda chicane con la Dragonspeed #10 LMP1 ed, allo stesso tempo, la Corvette #64 riscontra una serie di problemi tecnici. La direzione gara fa entrare la FCY per qualche minuto.
Oliver Garvin riesce a riportare la sua Corvette #64 ai box con grande fatica. Qualche problema di troppo per la G-Drive Racing #27 di Roman Rusinov nelle prime fasi delle qualifiche. Il russo lamenta qualche piccolo problema in fase di frenata. Qualche difficoltà di troppo anche per le due Rebellion R13 che non riescono immediatamente a trovare la prestazione. Ancora più distante in LMP1 c’è la ByKolles #4, più veloce della prima LMP2 di poco meno di due secondi.
Situazione al limite alla penultima curva con la Ford GT #68 che è costretta a tagliare metà curva per evitare incidenti con le vetture LMP che stavano sopraggiungendo. Molto bravo Joey Hand ad evitare ogni contatto. Si susseguono i cambiamenti al volante, ma solo Neel Jani su Rebellion #1 riesce a ritoccare il proprio tempo. Nel frattempo Sebastien Buemi lamenta una scarsa velocità sul dritto con la Toyota #8.
24h Le Mans 2019 Q1 – Seconda parte
Slow zones tra la prima e la seconda chicane con la Dragonspeed #10 di Hedman e la Rebellion #3 di Laurent date come ferme lungo il tracciato. La situazione viene ristabilita a poco meno di un’ora dal termine malgrado la Dragonspeed #10 venga ancora data ferma sul tracciato. Allo scoccare della prima ora la Toyota #7 è leader in LMP1, la Dragonspeed #31 in LMP2, la Aston Martin #97 in LMGTE Pro e la Porsche #88 in LMGTE Am.
Qualche problema di troppo in casa Jackie Chan DC Racing con entrambe le vetture molto lontane dalla vetta della classifica di categoria. I meccanici sono dovuti intervenire molte volte sulla vettura durante la sessione. Porsche che in LMGTE Am è imprendibile per tutti: sia la Dempsey Proton Racing #88 che la Team Project #56 hanno siglato delle prestazioni tali da essere più veloci di molte LMGTE Pro.
Brutto incidente poco prima dell’arrivo con la Toyota TS050 #7 guidata da Conway che fa una sorta di frontale con la Dragonspeed #31 di Roberto Gonzales. Il messicano stava rientrando in pista da un testacoda mentre stava arrivando Conway. Bruttissima e pericolosissima manovra del messicano che distrugge l’anteriore della propria vettura. Gravi danni alla sospensione anteriore sinistra della Toyota. La direzione gara è subito intervenuta con una slow zones.
Conway arrivava a tutta velocità nell’ultimo tratto di pista senza che ci fosse alcuna bandiera gialla. Una negligenza dei commissari che avrebbe potuto portare a ben più gravi conseguenze. La sessione riprende con 39 minuti rimanenti con Fernando Alonso che entra nell’abitacolo della #8. La Dragonspeed #31 riprenderà la via della pista a 25 minuti dalla fine.
24h Le Mans 2019 Q1 – Le ultime battute
A 27 minuti dal termine in ingresso dell’ultimo tratto la Ford GT #66 finisce in testacoda e, contemporaneamente, la Jackie Chan DC Racing #38 di Richelmi accusa dei problemi all’ultima curva. La Ford GT verrà poi rimossa dai commissari, incapace di ripartire. Nel trambusto generale Antonio Garcia sale in cattedra nella categoria LMGTE Pro siglando la migliore prestazione con la Corvette #63.
Fernando Alonso sulla Toyota #8 non riesce a migliorare la momentanea sesta posizione per il troppo traffico. Finale di prove che rivede in pista anche la Dragonspeed #10 con Renger Van Der Zande dopo essere stata ferma oltre un’ora ai box. Problemi tecnici alla SMP Racing #11 alle curve Porsche con Aleshin che prova a rientrare ai box a 50kmh. Sessione molto complicata per loro.
24h Le Mans 2019 Q1 – I risultati
LMP1. La Toyota #7 ottiene ancora la migliore prestazione davanti alla SMP Racing #17. Terza posizione per la Rebellion R13 #3 di Thomas Laurent che precede una Toyota #8 in grande difficoltà per tutta la sessione. Numerosi problemi tecnici per la Dragonspeed #10 e per la SMP Racing #11.
LMP2. Malgrado il brutto incidente, la migliore prestazione è stata quella di Pastor Maldonado sulla Dragonspeed #31 in 3:26.804 davanti alla Signated Alpine Matmut #36 di circa un decimo. Terza posizione per la United Autosports #22. Solamente ottava di classe G-Drive Racing #26 mentre Cetilar Racing chiude in 13 esima piazza.
LMGTE Pro. Zampata finale della Ford GT #67 di Harry Tincknell che sigla il miglior tempo di categoria in 3:49.530 davanti alla Porsche #93 di soli 28 millesimi. Terza posizione per la Aston Martin #97 che precede un terzetto Porsche molto agguerrito. Turno difficile per AF Corse che chiude in ottava e dodicesima posizione di categoria.
LMGTE Am. Terzetto Porsche 911 RSR davanti a tutti come prevedibile. Al comando la Dempsey Proton #88 di Matteo Cairoli seguita a ruota dalla Team Project 1 #56 e dall’altra Dempsey Proton #77. Solamente quinta la prima delle Ferrari, la Spirit of Race #54.