451 (quattrocinqueuno) è il nuovo “fantastico” progetto editoriale di Edizioni DB che ha esordito il 9 Giugno 2021 con l’uscita dei primi tre libri della collana, anzi, della grotta di All Babà, che promette nei prossimi mesi di regalarci altri tesori.

451 prende il nome dal capolavoro del 1953, scritto da Ray Bradbury: Fahrenheit 451, che altro non è, come ci ricorda Giorgio Gianotto, curatore del progetto, che una storia di libri in grado di cambiare le persone. Un bellissimo augurio che 451 fa a sé stessa.

451: una fantastica fantascienza – Ne parla il curatore

Il 9 Giugno, durante una live sulla pagina Facebook Ufficiale di 451, Giorgio Gianotto ha presentato il progetto e si è confrontato con ospiti di livello esperti del campo della letteratura, della scienza e della fanta-scienza. Come un “modernissimo”, anzi, futuristico, Virgilio ci ha guidati in questa narrazione incontrando vari personaggi: Gabriella Giliberti (critica cinematografica e capo redattrice di LegaNerd), Amedeo Balbi (astrofisico dell’Università di Tor Vergata e divulgatore scientifico) Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica), Francesco Pacifico (scrittore e traduttore) e Chiara Cecilia Santamaria (nota blogger).

Si è parlato di tanti argomenti e delle scelte editoriali, partendo proprio da quella basilare: ossia di copertina. Gianotto ha paragonato le librerie a delle nursery piene di bambini che pingono e urlano; come urlare di più? Come farsi notare? Ecco la scelta di puntare su una “doppia emotività”: sia visuale (le prime uscite saranno illustrate da Yuko Shimizu) che tattile (materiali che ricordano il tessuto). In fondo un libro va certamente letto con gli occhi, ma… tra le mani.

Le riflessioni poi, man mano che gli ospiti si alternavano, si sono spostate sui “massimi sistemi” e su come, ad esempio, la scienza usi certamente l’immaginazione per andare avanti, ma come la nostra stessa fantasia possa andare a sua volta avanti solo se la forziamo. In un universo che pian piano si sta scoprendo sotto i nostri occhi l’immaginazione pertanto, a detta di Balbi, è sempre più una sfida. Altro tema poi, che nonostante venga trattato in maniera futuristica rispecchia la contemporaneità, al quale la collana dedica ampio spazio, è quello del genere.

Il progetto 451, pertanto, si presenta come un laboratorio di idee e di stili con l’obiettivo di far capire come anche la fantascienza possa definirsi come cultura popolare e quindi possa ispirare un dibattito nel mondo reale.

Le prime uscite

Dal 9 Giugno in libreria i primi tre titoli, tra grandi nomi ed esordienti:

 La voce del fuoco

Il primo romanzo di Alan Moore. Non certo un esordio per l’autore di alcuni fra i fumetti più rivoluzionari della storia. Lo compongono dodici personaggi, capitoli ambientati in momenti diversi del tempo e stili e linguaggi mutevoli. Un giovane primitivo con un gap cognitivo, un ispettore dell’impero romano, un cavaliere di ritorno dalle Crociate, una strega e una testa mozzata ci portano così sino alla contemporaneità, quando è l’autore stesso a parlare e a chiudere l’infinita serie di leggende, realtà e semi-realtà che ci hanno condotto attraverso il tempo.

L’uomo immaginario

Di Al Ewing. A Los Angeles, anche nel futuro, la star di oggi è il cameriere di domani. E in unmondo dove gli attori sono stati sostituiti dagli “uomini immaginari” – personaggi in carne e ossa creati dallatecnologia – chi è scartato si deve comunque arrangiare. Gli “uomini immaginari” sono ovunque: lo è il terapista dello sceneggiatore Niles Golan, ilprotagonista, così come il suo migliore amico. E (forse) lo è anche la donna al bar che Niles non riesce a smettere di fissare. In una città dove è possibile incontrare diverse versioni di Sherlock Holmes che vagano per le strade, è difficile dire chi è reale e chi no, e riscrivere la sceneggiatura di un vecchio film può essere complicato, ma anche avventuroso.

Relazioni

Di Sheila Williams. In un mondo dominato dalla tecnologia che ne sarà delle relazioni fra le persone? In Relazioni gli strani nuovi mondi che stanno nascendo ogni giorno intorno a noi prendono vita attraverso storie di pozioni d’amore futuristiche, cooperative di madri, sexbot terapeutici e automi che aiutano ad affrontare il morbo di Parkinson. La raccolta, originariamente edita dal MIT di Boston, è curata da Sheila Williams, editor pluripremiato con il premio Hugo della rivista Science Fiction di Asimov, e si apre con una storia di Nancy Kress, vincitrice di sei Hugo e di due Nebula.

Bettati Dario

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