Ogni anno il 5 novembre ricorre l’anniversario della notte di Guy Fawkes, una celebrazione che appartiene alla tradizione britannica e affonda le proprie radici all’alba del XVII secolo. Il 5 novembre del 1605, infatti, venne scongiurata in Inghilterra una cospirazione contro il re e le istituzioni, organizzata per sovvertire l’ordine protestante e sostituirlo con quello cattolico. L’evento ha ispirato “V per Vendetta” ed è entrato di fatto nella cultura popolare del Regno Unito e non solo.

Il contesto politico e religioso inglese a cavallo tra il XVI e XVII secolo è fondamentale per dare un senso a quello che accadde nella notte del 5 novembre 1605. La cospirazione organizzata da un gruppo di cattolici inglesi mirava a rovesciare le istituzioni del Paese assassinando il re protestante Giacomo I d’Inghilterra per mettere al suo posto un sovrano cattolico. Il piano prevedeva un attacco terroristico che si sarebbe dovuto concretizzare con l’esplosione della Camera dei Lords. Tuttavia, uno dei cospiratori, Guy Fawkes, venne sorpreso e arrestato mentre era di guardia a diversi barili di esplosivo posti dietro l’edificio del Parlamento. L’attentato venne così scongiurato e per celebrare il fallimento della cospirazione venne organizzata una festa con fuochi d’artificio per volontà stessa di re Giacomo.

Fawkes venne interrogato e successivamente torturato allo scopo di arrivare agli altri cospiratori. Quasi tutti vennero arrestati e successivamente condannati a morte per tradimento. Poco prima delle esecuzioni, nel gennaio del 1606, il Parlamento varò il provvedimento noto come “Thanksgiving Act”, per dare un riconoscimento ufficiale alla notte in cui il re e le istituzioni inglesi si erano salvate dall’attentato. Il 5 novembre divenne, di conseguenza, giorno di festa per la Chiesa d’Inghilterra. La notte della congiura delle polveri ha ispirato anche Alan Moore nella realizzazione del fumetto “V per Vendetta”, dal quale è tratto l’omonimo film del 2005 di James McTeigue. La pellicola ha contribuito a dare una risonanza internazionale alla notte di Guy Fawkes facendole superare i confini della cultura popolare del Regno Unito.

Proprio la maschera indossata da V, protagonista del fumetto e della pellicola, è una rappresentazione stilizzata del volto di Guy Fawkes. Fu realizzata dall’illustratore David Lloyd ed è presto diventata un simbolo ben oltre le pagine della graphic novel. La vicenda raccontata è ambientata in una Londra distopica, in cui il potere è nelle mani di un governo totalitario che il protagonista, V, vuole ribaltare. Proprio come nel precedente storico a cui è ispirato il fumetto, il piano per sconfiggere il regime è quello di far saltare in area il Parlamento britannico, simbolo di corruzione e mal governo. Per riuscirci, il piano orchestrato è quello di lanciare un treno carico di esplosivi sotto al palazzo. Oggi, la maschera è un simbolo universale di ribellione al potere costituito. Nel corso degli anni è infatti stata utilizzata dagli hacker di Anonymous, dai manifestanti delle proteste di Occupy Wall Street e dal movimento degli Indignados.