New York – 18 settembre 2017 – L’attuale Presidente americano Donald Trump interviene per la prima volta all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, accompagnato dalla moglie Melania, dall’ambasciatrice USA Nikki Haley e da John Kelly.
Prima di riportare i punti salienti del suo discorso all’ONU, e’ fondamentale iniziare con una premessa. Il rapporto tra Donald Trump e le Nazioni Unite non e’ mai stato amichevole, soprattutto durante la campagna del 2016. L’ONU e’ stato infatti accusato dal neo-Presidente di “debolezza e incompetenza”. Per questo motivo alla sua prima apparizione alle Nazioni Unite, Trump ha cercato di giocare pulito. E’ tuttavia chiaro che il suo scetticismo per l’organizzazione resta costante. Il messaggio principale è stato: “Make the United Nations great”, citando implicitamente lo slogan della campagna, “Make America Great Again”, Attenzione: le Nazioni Unite non sono state mai grandiose, quindi non possono essere – di nuovo – grandiose.
I punti salienti
Tre momenti del discorso di Trump di ieri sono da ricordare:
- Il suo passaggio al termine “terrorismo islamico radicale” al posto di “il terrorismo radicale islamista”, affermazione che ovviamente i suoi consiglieri principali hanno cercato di eliminare.
- Il riferimento a Kim Jong Un come “Rocket Man”, con tanto di minaccia “distruggere totalmente” la Corea del Nord. Interessante scelta di parole considerato il pubblico di leader mondiali presenti della stanza.
- Il suo “Prima di tutto l’America”, rendendo chiaro di essere presente per gli interessi degli Stati Uniti, certamente non per un bene comune piu’ grande.
La crisi del Venezuela è stata anch’essa oggetto del discorso di Trump alle Nazioni Unite. Il presidente ha notato gli sforzi dell’amministrazione internazionale per imporre ulteriori sanzioni al regime del presidente Nicolás Maduro. “La dittatura socialista di Nicolás Maduro ha inflitto terribili sofferenze ai buoni popoli di quel paese“, ha detto Trump. “Questo regime corrotto ha distrutto una nazione prospera imponendo un’ideologia fallita che ha prodotto la povertà e la miseria ovunque sia stata tentata“.
Il Presidente americano ha infine concluso il suo discorso alle Nazioni Unite esortando ad un “grande risveglio delle nazioni” e ad una “rinascita dei loro spiriti”.
“Ora, chiediamo un grande risveglio delle nazioni, per la rinascita dei loro spiriti, del loro orgoglio […] La storia ci chiede se siamo al lavoro: la nostra risposta sarà un rinnovamento della volontà, una riscoperta di risoluzioni e una rinascita della devozione […] Dobbiamo sconfiggere i nemici dell’umanità e sbloccare il potenziale della vita stessa”.
Dopo aver finito di parlare, il presidente Trump ha dichiarato che l’organizzazione ha “un grande potenziale” e ha detto che il suo discorso “è andato molto bene”. Ai lettori il giudizio.
Maddalena Bozzetti