Donne alla guida in Arabia Saudita? Sarà una rivoluzione ?
Sta arrivando l’alba di un nuovo giorno in Arabia Saudita, un giorno in cui viene annunciata una grande novità per il popolo femminile, grazie ad un decreto emesso dal Re Salman tramite il quale concede alle donne il diritto di prendere la patente di guida.
L’Arabia Saudita è uno, o meglio era, fino ad oggi, l’unico paese al mondo in cui le donne non avevano il diritto di guidare un mezzo. SI tratta di un cambiamento epocale nel regno Wahabita, annunciato contemporaneamente sia dalla televisione di Stato, sia ad un evento a Washington scrive il New York Times. La legge entrerà in vigore il prossimo anno, esattamente tra nove mesi, durante i quali verranno organizzati dei corsi per prendere la patente.
<<Questa è una grande vittoria per noi>>
commenta Latifa Shaalan del consiglio della Shura ad Al Arabiya, aggiungendo << abbiamo combattuto per decenni su questo tema, e ogni volta ci veniva detto che non era il momento giusto>>. Questo è un’enorme passo avanti per le donne saudite che fino ad ora erano costrette a spostarsi in auto solo con un autista o con un uomo della famiglia. L’aria di cambiamento era già iniziata nel 2013, o per lo meno le donne, avevano iniziato a sfidare questa assurda legge, mettendosi illegalmente alla guida di auto. Erano in seguito state fermate dalla polizia religiosa e multate. Nonostante la sconfitta, quella presa di posizione diede inizio ad una svolta, portata avanti fino al grande cambiamento di oggi. A distanza di 4 anni, tutte le attiviste del movimento femminile saudita cominciarono a postare sul web delle foto e dei video che le ritraevano al volante, accompagnate dall’hashtag #IWillDriveMySelf.
Dal 2015, quando al trovo salì l’attuale Re Salman, iniziarono delle riforme riguardanti anche l’universo femminile. Solo due giorni fa, alle donne è stato permesso di andare allo stadio per prendere parte alle festività in occasione dell’87esimo anniversario della fondazione del regno. A maggio venne invece, emessa un’ordinanza che permette l’accesso ai servizi governativi senza il consenso del coniuge o del tutore, maschio, alle donne. Sempre nel 2015 avvenne un grande cambiamento, le donne ebbero la possibilità di candidarsi ad una tornata elettorale per i consigli municipali, che per la prima volta ha quindi riconosciuto il diritto di voto e di elezione.
Insomma un mondo che sembra si stia evolvendo sempre di più, a piccoli passi, le donne saudite stanno cercando di emanciparsi sempre di più, anche se la strada è ancora lunga, soprattutto per motivi religiosi, che impongono delle leggi molto pesanti.
Marina Lombardi