Si chiama Max Alexander, ha otto anni e centinaia di creazioni alle spalle. Ad oggi ha partecipato a diverse Fashion Week, tra cui quella di Denver Fashion Week. Tra le sue collaborazioni? Un cappotto per Sharon Stone. E una passione travolgente, forse influenzata dalla passione per la pittura per la madre Sharri Madison, che controlla la sua pagina Instagram “couture.to.the.max” da 3,3 milioni di followers. Lui, di contro, si sente la reincarnazione di Guccio Gucci. “Quando a 4 anni ha iniziato a creare il suo primo vestito, mi sono chiesta se fosse una cosa ereditaria o comunque da dove arrivasse questo intuito. Come fosse a conoscenza dell’esistenza di Gucci sinceramente non ne ho idea, dal mio guardaroba no di certo. In particolare, le sue parole sono state: “Sono Gucci. Ho fatto borse, ora farò vestiti”, ha raccontato la madre.
Chi è Max Alexander, il piccolo stilista che ha vestito Sharon Stone
A raccontare le origini del brand è stata la mamma Sharri, in un’intervista a Vanity Fair. “Una sera, quando aveva solo 4 anni, eravamo a cena durante il lockdown e lui ha letteralmente annunciato: ‘Ho bisogno di un manichino’. Era molto serio. Non rideva. Ho pensato, ‘Okay, non ti ho mai visto interessato alla moda. Di cosa stai parlando?’ E lui mi disse: ‘È perché non ho un manichino. Se mi procuri un manichino, te lo faccio vedere. Sono un sarto'”. Così, Sherri ha realizzato alcuni manichini in cartone, per far esercitare il piccolo designer. L’ha anche accompagnato a un corso di cucito, da due anziane sarte, a soli cinque anni, dopo che lei gli aveva insegnato i rudimenti della materia. E così, il piccolo ha anche avuto occasione di vestire Sharon Stone. Che, data la sua giovane età, non conosceva: è stata la stessa attrice a scrivere alla mamma per avere una creazione originale Couture to the Max.
Così, la sua passione è diventata un vero e proprio lavoro (che non influenza la scuola, rassicura la mamma). “A cinque anni Max ha iniziato a dire che voleva fare uno show per mostrare alla gente il suo lavoro. Così abbiamo organizzato una sfilata nel nostro cortile invitando amici e familiari in passerella e tra il pubblico. Tutto sembrava naturale, come se fosse nato per fare questo. La sua parte preferita? Lavorare con le modelle. Poi venendo notato, è stato chiamato a partecipare alla sua prima vera sfilata a Denver: era così sicuro di sé, ha iniziato a dirigere le modelle, mostrando loro come muoversi, senza che nessuno glielo dicesse o glielo insegnasse. Tutti nella stanza si sono bloccati a guardarlo, chiedendosi cosa stesse facendo questo bambino. Ma le modelle lo ascoltavano come fosse un adulto, seguendo alla lettera tutto quello che diceva”.
Max Alexander arriverà in Italia?
Ciò che lascia più affascinati e la ferma convinzione che il piccolo sia la reincarnazione di Gucci, come da lui stesso affermato alla rivista People. Tanto che, tra dieci anni, si vede in Italia con il suo brand: la mamma racconta di una passione fortissima per l’Italia, in particolare per la Toscana. Pare che, sul treno per Firenze, il piccolo abbia guardato con sicurezza il finestrino e ha affermato: “Sto tornando a casa”.
Marianna Soru
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