Buonasera a tutti amici amanti del grande calcio, con il mercato alle spalle siamo pronti a tuffarci in questa 23a giornata di campionato. L’Inter torna a San Siro per affrontare il Crotone in una sfida delicata come un servizio di porcellana della Royal Albert: i Nerazzurri devono infatti ritrovare una vittoria che manca addirittura da due mesi e guadagnare punti preziosi per riuscire a consolidarsi un posto certo per la Champions del prossimo anno; l’obiettivo degli Squali, invece, a soli due lunghezze dalla Spal, è sicuramente quello di aumentare il distacco dalla zona retrocessione per garantirsi un’altra annata nella massima serie. Uno scontro tutt’altro che prevedibile, contando anche la pesante assenza di Maurito Icardi, out per un risentimento muscolare.
Curiosità: Soltanto cinque i club che hanno giocato meno partite di tutte le altre squadre contro l’Inter in Serie A (Benevento, Carpi, Frosinone, Pistoiese e Treviso). Il Crotone è al penultimo posto insieme a Salernitana ed Ancona a quota quattro match.
Spalletti ha vinto tutte e tre le gare da allenatore in Serie A contro il Crotone, con le sue squadre che hanno segnato otto reti totali ai calabresi, subendone zero. Un pronostico tutto a favore di Lucianone nazionale, anche se i Pitagorici non demorderanno così facilmente come le statistiche impongono.
Curiosità, numeri, scongiuri e rituali scaramantici a parte, tutto è pronto per iniziare, ultimi attimi per fare scorta di Peroni gelate sui tavolini davanti ai vostri divani… si comincia!
Formazioni:
Inter (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Dalbert; Vecino, Borja Valero, Brozovic; Candreva, Eder, Perisic. Allenatore: Luciano Spalletti.
Crotone (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella; Barberis, Mandragora, Benali; Ricci, Trotta, Nalini. Allenatore: Walter Zenga.
Cronaca
Inter faccendiera, ma confusionale; Crotone ben compatto, ma un po’ troppo schiacciato nella propria metà campo. Il racconto dei minuti iniziali della gara potrebbe benissimo riassumersi così, anche perché il primo sussulto arriva dopo 15 minuti di noia totale, quando Vecino arpiona il pallone al limite dell’area di rigore avversaria e calcia verso la porta difesa da Cordaz, indirizzando però alto sopra la traversa. Al 23’, quasi dal nulla, i Nerazzurri passano in vantaggio con Eder: calcio d’angolo battuto da Brozovic sul secondo palo dove spunta il giocatore italo-brasiliano che insacca la sfera di testa alle spalle di Cordaz, sovrastando di potenza Faraoni. Restanti 22 minuti che si esauriscono offrendo lo stesso turbinio di emozioni che potrebbe fornire la visione di un programma dedicato alla riproduzione degli ippocampi lungo le barriere coralline degli oceani. Prima frazione di gioco che comunque finisce in archivio con l’1 a 0 dell’Inter siglato da Eder.
Secondo tempo che si apre con il team degli Squali più offensivo, mentre i ragazzi di Lucianone Spaletti tentano di congelare i ritmi, gestendo e sfruttando le ripartenze. Al 60’, come un fulmine a ciel sereno, arriva il goal del Crotone: difesa dell’Inter che viene elusa troppo facilmente da una serie di scambi da parte dei giocatori calabresi al limite dell’area, Barberis raccoglie l’ultimo passaggio, ritrovandosi davanti ad Handanovich e battendolo con un piazzato preciso sulla sinistra. 1 a 1 ed equilibrio ristabilito con il pubblico del Meazza che fa partire i primi fischi di disapprovazione.
L’Inter non ci sta e cerca nuovamente il sorpasso, prima al 73’ ancora con Eder, ma il suo tentativo non inquadra la porta dopo essere stato sporcato da una deviazione, forse provvidenziale; poi all’80’ quando Perisic, ricevendo un bel invito da parte di Vecino, tenta un improbabile piattone al volo sulla sinistra, che si spegne malamente sul fondo. Sembra quasi surreale ma non succede davvero più nulla di eclatante fino alla fine e il match termina 1 a 1 con i boati di rabbia dei tifosi nerazzurri provenienti dagli spalti.
E’ ufficiale amici, l’Inter non sa più vincere e sprofonda in una crisi sempre più nera; il Crotone, invece, ottiene un punto importantissimo per la propria salvezza.
Tartaglione Marco