La Lazio torna a vincere. Doppietta di Immobile e 2-0 sul Verona.

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Di Redazione Metropolitan

Si chiude con il posticipo del lunedì tra Lazio e Verona la venticinquesima giornata del campionato di Serie A. Sfida importante per entrambe le squadre, seppur con obiettivi diversi. Per i padroni di casa vincere vorrebbe dire sorpassare l’Inter, battuta ieri a Genoa, ed agguantare così il terzo posto. Per il Verona la vittoria consentirebbe un passo importante in chiave salvezza, vista la sconfitta della Spal con il Napoli e del Crotone con il Benevento, permettendo un possibile rilancio dei gialloblù.

Gli uomini di Simone Inzaghi inseguono un successo che manca dal 24 Gennaio. Da allora tre sconfitte consecutive in campionato, il pareggio in Coppa Italia per 0-0 con il Milan e la sconfitta in Europa Leauge con lo Steaua Bucarest. I biancocelesti sono inoltre costretti a rispondere alla vittoria della Roma e del Milan, sempre più vicino, mentre potrebbe approfittare del passo falso dell’Inter. Per farlo Inzaghi punta su Parolo, in cabina di regia vista l’indisponibilità di Lucas Leiva, e Lulic nel ruolo di mezz’ala. In avanti la coppia titolare composta da Luis Alberto e Immobile, poco presente in zona gol nelle ultime giornate.

Pecchia dovrà invece rinunciare a un uomo importante come Alessio Cerci , infortunato. L’allenatore del Verona ha piu volte ribadito il valore della Lazio nonostante attraversi un momento no, e dunque la sua volontà di non sottovalutare la gara ma di tentare comunque il colpo grosso all’Olimpico di Roma. Forte della fiducia ricevuta dalla società Pecchia punta sulla compatezza difensiva per ottenere punti importanti in chiave salvezza.

Arbitra Giovanni Calvarese, della sezione di Teramo.

Queste le formazioni in campo.

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Wallace, De Vrij, Radu; Marusic, Milinkovic-Savic, Parolo, Lulic, Lukaku; Luis Alberto; Immobile. All. S.Inzaghi

VERONA (4-4-2): Nicolas; Romulo, Caracciolo, Boldor, Vukovic; Fares, Buchel, Valoti, Verde; Kean, Matos. All. Pecchia

Comincia il match e fin da subito è già chiaro il copione della partita. Biancocelesti in avanti, pressing forte sui portatori di palla avversari e atteggiamento offensivo e propositivo. Verona invece coperto in difesa e pronto a ripartire, puntando sul contropiede per cercare di pungere la Lazio. Nella prima mezz’ora sono però i biancocelesti di Inzaghi ad arrivare più volte alla conclusione. Ben dieci le azioni offensive e sette i tiri in porta, nessuna però a buon fine. Tante dunque le conclusioni ma poca la precisione dei laziali. Sul finire del primo tempo l’occasione più importante della partita è sui piedi di Immobile. Wallace spizza un calcio d’angolo di Luis Alberto, Immobile colpisce al volo da buona posizione ma la palla termina alta sopra la traversa. Si chiude così sullo 0-0 un primo tempo comunque vivace.

Comincia la ripresa senza cambi per entrambe le squadre. La gara sembra proseguire sulla falsa riga del primo tempo di gioco, con la Lazio in cerca del vantaggio ma pur sempre con ritmi blandi. Il gol però arriva al ’55 con  Ciro Immobile, che torna a segnare dopo un lungo periodo di astinenza. Tiro imprendibile per Nicolas e Lazio in vantaggio. Pecchia non ci sta. Fuori Buchel per Calvano. Ma pochi minuti dopo altra doccia fredda per i gialloblù. Al ’60 la Lazio trova il raddoppio ancora con Immobile, scatenato dopo il prolungato digiuno. L’attaccante bravo a farsi trovare pronto sulla respinta di Nicolas dopo il tiro di Lulic. Colpo di testa e tap-in che consente alla Lazio una maggiore tranquillità, seppure con quasi mezz’ora ancora da giocare.

Biancocelesti ora in controllo della partita, gestiscono il vantaggio senza troppe sofferenze. Verona che ci prova ma senza ottenere risultati incisivi. Gli uomini di Pecchia non trovano la via del gol e devono dire addio alle speranze di portare punti a casa. Lazio che invece trova e gestisce la vittoria, ottenendo tre punti importantissimi in chiave Europa, invertendo un trend negativo che rischiava di spegnere gli entusiasmi. Lazio vince per 2-0 sul Verona.

Gabriele Sabatini.