Tutti d’accordo sul fatto che l’inno di apertura ad ogni partita di Europa League non sia altrettanto potente ed accattivante quanto quello composto da Tony Britten per la Champions, eppure anche questo torneo, ormai alla dirittura d’arrivo finale, ha saputo regalarci emozioni straordinarie e rocamboleschi duelli tra squadre con un’alta reputazione calcistica.
Siamo ai quarti di finale cari amici e gli esiti degli accoppiamenti che sono stati assemblati per opera della mano del destino il 16 marzo sembrano più prevedibili della fine che faranno gli agnellini con l’avvicinarsi della Pasqua. Ma mai dire mai nel calcio, perché, si sa, tutto è possibile! Nonostante ciò, secondo fondate voci di corridoio, una moltitudine di tifosi della Lazio, unica italiana rimasta ancora in gioco, sta affollando, in questi giorni, le chiese di tutta Roma e dintorni per rendere grazie a Dio e alla Santa Madonna per aver pescato dall’urna di Nyon il Salisburgo come prossimo avversario. Gli Austriaci, dopo essersi qualificati primi nel proprio girone, eliminano prima il Real Sociedad, non proprio il Barcellona, e poi un Borussia Dortmund certamente non più competitivo come una volta. Onore comunque al merito dimostrato fino ad ora agli uomini di Marco Rose. Decisamente più impegnativo il cammino della Lazio che, dopo aver vinto un girone più ostico con Nizza, Zulte e Vitesse, riesce a battere la Steaua Bucarest ai sedicesimi e la Dinamo Kiev agli ottavi con una sontuosa rimonta in terra ucraina.
Tutto facile per l’Atletico Madrid, che dopo essere stato incredibilmente buttato fuori dalla Champions, riversa tutta la sua rabbia a suon di reti prima sul Copenaghen e poi sul Lokomotiv Mosca. Tocca ora ai Portoghesi dello Sporting Lisbona, passati per il rotto della cuffia ai tempi supplementari contro il Viktoria Plzen, tentare la grande impresa contro i famelici Colchoneros. Avverrà il solito massacro o un incredibile colpo di scena? Più probabile la prima! In ogni caso, vaya con Dios Leões!
Il match sicuramente più equilibrato sarà quello tra Lipsia e Marsiglia, anche se i Tedeschi appaiono leggermente avvantaggiati, in quanto autori, fino a qui, di prodigiose vittorie contro due big come Napoli e Zenit. Il curriculum dei Red Bull Leipzig sembra proprio dire: “Who is the next?”.
Ed infine l’Arsenal, la squadra data favorita da tutte le statistiche e da tutti i bookmakers fin dall’inizio di questa competizione: i Gunners di Londra sfideranno il CSKA Mosca, i cui altalenanti risultati in Europa l’hanno resa una rivale tutt’altro che temibile. Alla malaparata Mr Wenger potrà sempre sfoderare la sua arma segreta: Danny Welbeck, le cui mirabili doti da tuffatore d’area professionista sono fino ad ora risultate più efficaci dell’acqua santa sui Vampiri!
https://www.youtube.com/watch?v=7XteDFdFba0
Tartaglione Marco