Tra canzoni e monologhi è stato un vero e proprio spettacolo quello che Dario Brunori ha messo in scena ieri sera all’Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia (Sold Out). Ha richiamato un pubblico variegato a partire dai giovani fino a toccare le famiglie con a seguito i loro piccoli.
Si racconta così, con un telo bianco iniziale, dove in tre volti proiettati, i suoi tre caratteri si presentano a vicenda e fanno si che abbia inizio il vero spettacolo.
Si parte con “Secondo me”. A seguire “La vita liquida”. Ogni due pezzi un monologo, passando da filosofi di tutti i tempi a grandi artisti. Non potevano mancare i suoi aneddoti, la vita di tutti i giorni. Un viaggio “Lamezia Milano” dove Dario Brunori si dice diviso a metà.
Si parla di paure ed incertezze in questo “concerto teatrale” (passatemi il termine) facendo satira, facendo del sarcasmo. Il pubblico si rivede in ogni sua piccola sfaccettatura e tra una risata e l’altra applaude compiaciuto il cantautore. Oltre ad essere impeccabile con piano, chitarra e voce, Dario Brunori è anche un buon comico…uno Showman!
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E’ “Canzone contro la paura” dove Dario Brunori si racconta meglio e “La Verità” dove si parla del nostro essere fermi e “non voler rinunciare a quelle quattro o cinque cose a cui non credi neanche più” del nostro pensare troppo e non agire, non rischiare.
Un monito continuo a cui bisogna saper rispondere, questo è ciò che vuole trasmetterci attraverso le sue canzoni e i suoi monologhi. Ci ha lasciato con l’ultima canzone in scaletta: “Arrivederci Tristezza” come se volesse dirci di dormire e rifletterci su.
Conclusioni
Io sono rimasto lì a ridere ed applaudire come tanti di voi. Ho avuto l’onore di immortalare con qualche scatto questo grande spettacolo e con poche parole raccontarvi qualcosa.
Avevamo già visto il cantautore la scorsa estate suonare per il Rock in Roma in un suo concerto con il report di Ariel Bertoldo e la photogallery di Damiano Quattrini. Ma per chi come me lo conosceva solo come cantautore vi dico che c’è da rimanere sorpresi di questa sua grande personalità “nascosta”. Quindi se ne avete la possibilità, seguitelo nei teatri perché lo spettacolo è assicurato.
Valerio Sablone