1.200 estremisti hanno preso la testa del corteo tenutosi a Parigi per la festa dei lavoratori. I “Black Block” hanno dato inizio alle devastazioni poco dopo la partenza della manifestazione. Il Ministro dell’Interno Gèrard Collomb fa sapere che i fermati sono 200. Disordini anche ad Istanbul, Erdogan schiera in piazza anche i carro armati.

Black Block (Foto dal web)

Scontri annunciati in Francia, le tensioni sindacali che ultimamente infiammano il paese d’oltralpe sono state “sfruttate” dai Black Block per mettere a ferro e fuoco Parigi. Macron da Sydney dichiara che il primo Maggio è la festa dei lavoratori e non dei teppisti. Affida al Premier e al Ministro dell’Interno la gestione della situazione. Intanto si riscontrano le prime incongruenze sui dati diffusi riguardo ai fermati.

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La prefettura di Parigi fa sapere che sarebbero 109 le persone in stato di fermo, questo dato smentisce di fatto il Ministero dell’Interno che aveva portato a 200 il numero degli arrestati. Le azioni dei Black Block sono quelle già viste negli ultimi anni, attacco ai Bancomat, distruzione dei Mc Donald e macchine incendiate. Il “movimento” si è presentato al mondo nel 1999, durante il G8 di Seattle, passando per l tragico vertice di Genova nel 2001. Non presenta una struttura gerarchica e i suoi componenti sono difficilmente inquadrabili, genericamente chiamati antagonisti, i Black Block sono probabilmente composti da diverse anime, spesso diverse tra loro. Si possono trovare dagli anarchici, che presumibilmente sono il “nucleo fondatore” dei Black Block ma, anche altre frange dell’estremismo di sinistra. Infiltrare le manifestazioni è la loro specialità e la situazione attuale in Francia, caratterizzata da un forte scontro sociale in atto scaturito dalla riforma dei trasporti, rende le manifestazioni di Parigi territorio fertile per creare il caos.

Tensioni anche a Istanbul, in questo caso i Black Block non sono presenti, le proteste dei sindacalisti turchi hanno radici ben più serie. A fronteggiarli 25.000 poliziotti, tre elicotteri e addirittura una sessantina di carro armati. Il corteo nonostante il divieto di dirigersi verso il luogo simbolo della festa dei lavoratori, quella Piazza Taksim teatro di tutte le proteste e le manifestazioni in Turchia, un gruppo di manifestanti è riuscito a deporre dei fiori li dove nel 1977 vennero uccise 34 persone dalla Polizia.

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La giornata si chiude con un bilancio di 84 arresti. Le tensioni in Turchia sono destinate a crescere in vista delle elezioni Presidenziali e Parlamentari del 24 Giugno. Recep Tayyip Erdogan proverà ad essere rieletto, probabilmente con successo. I media riportano spesso notizie riguardanti le proteste anti governative, spesso circoscritte alla sola Istanbul. La realtà è che Erdogan è molto popolare nel resto della Turchia, riportando il suo paese al centro delle relazioni internazionali e rispolverando il sentimento anti curdo che da sempre cova nella popolazione, probabilmente si è assicurato un nuovo mandato, alla faccia della democrazia.