Molto spesso quando si parla di motorizzazioni alternative al benzina/diesel, le si considera tutte uguali. In realtà, ci sono delle sostanziali differenze che sfuggono al grande pubblico. Ecco che nasce l’Electric Tour di Quattroruote.

L’Electric Tour è un’iniziativa realizzata da Quattroruote con lo scopo di permettere al grande pubblico di conoscere le “ultime novità all’insegna della sostenibilità ambientale”. Il road show marchiato Quattroruote nello scorso weekend è stato a Milano. Tra le auto presenti, ben tredici, sono presenti le tre diverse motorizzazioni: hybrid, plug-in hybrid ed elettrica. Tra le vetture in prova, è presente la Hyundai Ioniq in tutte e tre le versioni. Scopriamone le differenze.

Hybrid

La tecnologia ibrida è stata la prima ad essere introdotta sui mercati. Rappresenta il primo passo di un automobilista verso il mondo dell’elettrico grazie ad un doppio propulsore: quello benzina/diesel e quello elettrico. I due motori lavorano congiuntamente ed il guidatore ha la possibilità di utilizzare la vettura in modalità esclusivamente elettrica, ma solo per brevi tratti.

Hyundai Ioniq Hybrid – Photo Credit: Luca J Rossi

Il motore elettrico interviene al momento della partenza dando la spinta necessaria per raggiungere le basse velocità, da lì in poi interviene il motore a benzina/diesel. L’energia del motore elettrico viene generata esclusivamente dal motore a combustione. Infatti, le vetture ibride non hanno la possibilità di ricarica esterna. Il principale vantaggio nel possedere un’auto ibrida è certamente nei consumi. Il consumo di carburante è molto ridotto grazie all’efficienza ottenibile con la doppia propulsione.

Plug-in Hybrid

La tecnologia Plug-in Hybrid rappresenta un’evoluzione della tecnologia ibrida. Questa tipologie di vetture rappresenta il perfetto compromesso tra chi vorrebbe un’auto elettrica, ma che ha ancora qualche dubbio sull’autonomia. In apparenza identica alla vettura ibrida, questa gamma di veicoli presenta alcune differenze molto interessanti rispetto ad un’auto ibrida.

Hyundai Ioniq Plug-In Hybrid – Photo Credit: Luca J Rossi

Le auto a sistema PHEV godono della possibilità di ricaricare le proprie batterie da una fonte esterna, come una colonnina. Molte case automobilistiche stanno lavorando sull’implementazione di sistemi che garantiscono una ricarica attorno al 70/80% nel giro di 15/20 minuti. Questo sistema di ricarica garantisce maggiore autonomia al conducente, potendo così percorrere tratte più lunghe in modalità totalmente elettrica.

Elettrica

Le auto elettriche sono spinte esclusivamente da motori a propulsione elettrica grazie ad una o più batterie ricaricabili. Le batterie sono ricaricabili nelle diverse postazioni di ricariche, godendo di un’autonomia in elettrico decisamente superiore rispetto ai modelli sopracitati. Le auto al giorno d’oggi raggiungono un’autonomia attorno ai 250/300km, diverse tra i diversi modelli e costruttori.

Sede dell’Electric Tour a Milano – Photo Credit: Luca J Rossi

Il rischio della scarsa durata delle batterie viene compensato dai costruttori. Le case automobilistiche offrono una garanzia sull’efficienza e sulla durata delle batterie attorno ai 7/8 anni. La presenza del solo motore elettrico permette una più efficiente gestione dell’energia nel corso della guida grazie a sistemi elettronici che sistemi regolabili direttamente dal conducente.

I test drive: come sono andati?

Confrontare tre tipologie diverse di propulsione è stato più agevole grazie a Hyundai. La casa sudcoreana ha portato il modello Ioniq in tutte e tre le versioni: Hybrid, Plug-In Hybrid ed Elettrica. Esteticamente le vetture sono pressoché identiche in ogni minimo dettaglio, ma sotto il cofano sono profondamente diverse. 

La versione ibrida e la plug-in ibrida sono molto simili e le differenze non sono molto evidenti. La principale differenza che si nota è la modalità di gestione dell’energia durante la guida. La gestione dell’energia risulta maggiormente efficiente nella versione plug-in rispetto alla versione ibrida. Entrambe sono vetture molto maneggevoli e confortevoli. La spinta del motore elettrico è un po’ più presente nella versione plug-in rispetto alla versione ibrida che, oltretutto, risulta un po’ più rumorosa.

Cruscotto Hyundai Ioniq Plug-In Hybrid – Photo Credit: Ansa

Il recupero dell’energia è facilmente visibile dal cruscotto dove è possibile monitorare la carica della batteria ed il suo utilizzo alla guida. Sia la Ioniq ibrida che la plug-in ibrida hanno in dotazione un cambio automatico a sei marce regolabile tramite la classica leva del cambio. Ecco la prima differenza sostanziale delle due vetture con la versione elettrica. Quest’ultima presenta una consolle centrale dove è possibile selezionare la modalità con dei pulsanti. Nella consolle, è presente anche il freno di stazionamento (collocato vicino al freno nelle altre versioni).

Volante Hyundai Ioniq Elettrica – Photo Credit: techgeist

La versione elettrica ci ha stupito maggiormente, non solo per la facilità di guida e per la silenziosità. L’elettrica è più maneggevole ed intuitiva nella gestione della batteria rispetto alle altre versioni. Il vantaggio principale del modello elettrico risiede nella gestione manuale del freno motore tramite delle levette collocate dietro il volante. Il conducente può impostare un livello di freno motore da 1 a 3: tanto maggiore sarà il livello tanto maggiore sarà la frenata autonoma della macchina una volta lasciato l’acceleratore.

Quale consigliare?

L’approccio ad un’innovazione è sempre ricco di scetticismo. Il passaggio immediato da una macchina a diesel/benzina ad una vettura elettrica potrebbe essere un po’ eccessivo. Un nostro consiglio è di provare a partecipare a questi eventi per verificare personalmente le proprie preferenze. Nella maggior parte dei casi è consigliabile abituarsi a vetture come le Plug-In Hybrid che rappresentano il perfetto intermezzo tra una vettura a benzina/diesel ed una vettura elettrica.

Non volete perdervi alcuna news sul mondo dei motori? Seguiteci anche su Telegram!