Presentata la delibera di Roberto Fico all’Ufficio di Presidenza di Montecitorio: i vitalizi già percepiti verranno ricalcolati con il sistema contributivo.
Il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, ha annunciato di avere depositato la delibera che, se verrà approvata, comporterà l’adeguamento dei vitalizi dei deputati secondo il sistema contributivo, comportando così tagli importanti e un risparmio di circa 40 milioni di Euro.
Se i vitalizi vecchio stampo erano già stati aboliti nel 2012 pro futuro, ora tocca a chi quei vitalizi già li percepiva, essenzialmente parlamentari anziani di legislature passate, alcuni dei quali presenti sullo scranno giusto per qualche giorno.
E così, dopo l’incalzare di un progetto da presentare al Senato, non pervenuto, il pentastellato Roberto Fico ha provveduto a presentare una delibera per quanto gli compete, ossia solo i deputati.
Presentata all’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, la delibera prevede un ricalcolo dei vitalizi secondo l’attuale sistema pensionistico contributivo e, se non si presenteranno problemi, la Camera provvederà a prendere una decisione entro il 13 luglio che, se positiva, comporterà l’entra in vigore della normativa il prossimo 1 novembre.
La riforma dei vitalizi, definiti fino ad ora “diritti acquisiti”, si applicherà sia alle pensioni dirette, sia a quelle di reversibilità, che verranno comunque assicurate nel minimo di 980 Euro al mese. Tutti i vitalizi verranno ricalcolati, seppure in misura differente in base alle legislature partecipate, tranne quelli dei deputati che hanno preso parte ad almeno 4 legislature, che verranno, invece, semplicemente bloccati alla somma raggiunta entro il 31 ottobre prossimo.
Per ora, però, si tratta solamente di progetti perché, immediatamente, la delibera in questione è stata oggetto di aspre critiche e minacce di ricorsi.
Non si è fatta attendere la reazione dell’Associazione degli ex parlamentari, il cui presidente Antonello Falomi ha bocciato la riforma come “palesemente incostituzionale”, tanto da incalzare i colleghi a “minacciare” una diffida stragiudiziale circa una possibile azione giudiziale di risarcimento danni nei confronti dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio e del presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico nel caso in cui la delibera, così come attualmente presentata, venisse approvata.
“Non si può applicare retroattivamente una legge – ha sottolineato Falomi -. È un’operazione vergognosa ma l’obiettivo è chiarissimo: noi siamo solo un ‘cavallo di troia’, questi nuovi arrivati vogliono applicare i dettami dei poteri forti che gli chiedono di mettere mano alle pensioni degli italiani“.
Titubante la presidente del Senato Elisabetta Casellati la quale ha espresso “qualche perplessità sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti“- quali sono ritenuti i vitalizi, poiché – “significa incidere sullo status di persone che magari oggi possono avere anche un’età rilevante e che si trovano improvvisamente ad avere uno stipendio magari inferiore al reddito di cittadinanza“.
Secondo la Casellati, occorre, inoltre, affrontare il tema “anche al Senato perchè sarebbe stravagante che la Camera operasse in un modo e che la stessa situazione non si verificasse nell’altro ramo del Parlamento“.
Non la pensa allo stesso modo il leader pentastellato Luigi Di Maio, il quale ha invece accolto positivamente la proposta di Fico. “Oggi è una giornata storica, ho visto che già si sta minacciando, ma noi a queste minacce siamo abituati dagli ultimi sei anni. Quelli sono privilegi rubati non diritti acquisiti e la smettano con le minacce, è uno schiaffo alla miseria fare ricorsi e protestare perchè ti tolgo un vitalizio di 6-7000 euro quando sei stato tre giorni in Parlamento” – ha affermato il vicepresidente del Consiglio.
La partita si giocherà tutta nei prossimi giorni e spetterà ai deputati dare un segno di soluzione di continuità, anche correggendo la delibera negli aspetti controversi, senza rimandare ancora un tema che sembra avere preso ormai il ruolo di semplice cavallo di battaglia di ogni campagna elettorale.
Di Lorenzo Lucarelli