Per celebrare i 21 anni di pubblicazione di One Piece, l’autore Eiichiro Oda ha rilasciato un’intervista al 34° numero Weekly Shonen Jump, il 24 luglio 2018. In essa, Oda ci parla del suo rapporto di amicizia e rivalità con Masashi Kishimoto l’autore di Naruto.

Entrambi gli autori hanno serializzato per anni insieme, lottando arduamente per il primo posto nelle classifiche mensili del Jump. Lo stesso Kishimoto in una recente intervista aveva espresso il suo dispiacere nel lasciare il suo amico Oda da solo, perché essere primi è un fardello molto più grande di essere secondi. Kishimoto dichiara, che ha sempre provato a battere Oda e che nei suoi anni di serializzazione questo suo obiettivo lo ha spinto ad impegnarsi e a migliorare. La loro rivalità li ha sempre aiutati a superare le difficoltà date dalle infernali scadenze d’autore.

Anche il maestro Oda nella sua ultima intervista ci parla del suo rapporto con Kishimoto:

Sento realmente solo ora che Kishimoto, il quale ha pubblicato insieme a me per 15 anni su Shonen Jump, non sta più serializzando nulla. Io e lui abbiamo la stessa età e i nostri manga sono diventati famosissimi in tutto il mondo nello stesso momento. Abbiamo molto in comune. Quando ho del tempo da dedicare ci incontriamo faccia a faccia e abbiamo un pensiero talmente concordante che ci preoccupiamo delle stesse cose e ci impegniamo nello stesso modo nel nostro lavoro. Difatti, sebbene Kishimoto non stia pubblicando al momento, ci sentiamo spesso, scherziamo insieme e ne approfitto per sfogare le mie lamentele. Devo molto a lui e anche se un giorno dovesse arrivare un manga dal successo tale da superare One Piece, per sempre sarà Kishimoto il mio unico rivale con il quale condividere il mio punto di vista“.

L’autore continua parlando anche del futuro della sua opera ribadendo che quando arriverà a concludere la sua storia, difficilmente ne farà un seguito. Secondo le sue ultime dichiarazioni, One Piece è allo 80% del suo completamento. Prima della sua conclusione, nuovi membri si aggiungeranno alla ciurma di cappello di paglia. Infine ha puntualizzato sul perché il concetto di morte in One Piece sia così raro. L’autore ha dichiarato che preferisce disegnare momenti di festa e mantenere un’ambientazione allegra. Le morti di Ace e Barbabianca sono stati un’unica eccezione dettate da esigenze di trama.