Torrente Raganello, in Calabria, è lo scenario di una tragedia in cui diversi escursionisti sono stati travolti dalla sua piena.

Torrente che ha spezzato la vita a 10 persone. Ingrossato dalle piogge delle ultime ore, ha sorpreso due gruppi di escursionisti nelle gole, a picco, con una piena improvvisa. La tragedia è avvenuta nel territorio del Parco Nazionale del Pollino.

Il torrente Raganello in piena (Photo Credits: www.strettoweb.com)

Stando a quanto emerso, alcune persone stavano effettuando una discesa a piedi del torrente, altri stavano percorrendo le gole e le grotte. Resta da capire, se, essendo l’accesso al parco libero, al momento della piena ci fossero anche altre persone. Rintracciati questa mattina, in buone condizioni di salute, tre giovani pugliesi ritenuti dispersi.

I soccorritori nel torrente in piena (Photo Credits: www.reggiotv.it)

Quello che è accaduto è un disastro annunciato. Questo posto era diventato un luna park. Non è possibile vedere bambini con infradito che si avventurano per i sentieri e donne con vestiti da spiaggia“. Così afferma Claudio, tra i primi ad intervenire sui luoghi della tragedia.

Il soccorritore ai microfoni del Tg1 (Photo Credits: www.quotidiano.net)

Abbiamo soccorso due ragazze napoletane. Erano in stato di choc e sono arrivate fino a noi scalze e con segni di tagli provocati dalle rocce. Hanno raccontato di una situazione terrificante“.

La gola del Raganello (Photo Credits: www.quotidiano.net)

Un soccorritore ha raccontato di aver trovato una delle bambine sopravvissute in stato di choc vicino ad un cadavere. “L’abbiamo trovata accanto ad un corpo e da quello che ho saputo in seguito, quasi certamente i genitori sono tra le vittime“.  

La bambina salvata (Photo Credits: www.rainews.it)

 “L’Italia si è stancata di piangere i morti, specialmente se sono morti che urlano alla sciatteria nella gestione del territorio o dell’azione amministrativa. Su questo, l’Italia vuole mettere un punto fermo“. Così asserisce il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

Sergio Costa, ministro dell’Ambiente (Photo Credits: ambienteinforma-snpa.it)

La Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio.

Patrizia Cicconi