La tredicesima prova del Mondiale di F1 del 2018 svoltasi sul tracciato di Spa-Francorchamps è stata teatro della 5° vittoria stagionale di Sebastian Vettel, che gli ha consentito di recuperare 7 punti su Lewis Hamilton nella classifica piloti. Ora il distacco è di 17 lunghezze, ma ci sono tutti i presupposti affinché tale gap venga ulteriormente accorciato già da domenica prossima nel Gran Premio d’Italia.
La Ferrari ha mostrato tutta la sua forza in gara grazie a un Sebastian Vettel cinico nel sorpasso ai danni di Hamilton all’inizio del rettilineo del Kemmel, e solido nella gestione del distacco dal suo inseguitore #44.
Se nei scorsi due GP Hamilton è riuscito a raccogliere più di quanto abbia sperato, lo deve al fattore meteo.
In Germania, dopo una bella rimonta sull’asciutto, ha approfittato del grave errore di Vettel che gli ha consentito di vincere un Gran Premio che si presentava tutto in salita per via del problema avuto in qualifica. In Ungheria, invece, il meteo ha graziato le Mercedes in qualifica, aiutandole a conquistare una prima fila insperata visto il passo delle due SF71H avute fino alle FP3. Vero è che Hamilton, da vero campione, ha messo sul tavolo tutta la sua abilità per farsi trovare sempre al posto giusto e al momento giusto.
I piani Ferrari sembravano ancora andati in rovina per via della pioggia anche nel weekend belga. Al sabato Hamilton è riuscito a conquistare la pole, mentre le Ferrari partivano in seconda e in sesta posizione, con il pasticcio ai box avuto sulla macchina di Räikkönen.
Hamilton festeggia la pole nel sabato belga. Photocredit: Picture-allianceMa in gara è stata un’altra storia. Vettel ha dominato il Gran Premio mettendo in mostra tutto il potenziale tecnico della sua Ferrari coadiuvato da un perfetto assetto della sua monoposto e dal grande lavoro effettuato dai motoristi diretti da Corrado Lotti sulla nuova Spec. 3 della PU Ferrari. Discorso diverso per Räikkönen che a volte sembra essere veramente perseguitato dalla sfortuna, vista la sua incolpevolezza nella carambola della prima curva innescata da Hülkenberg. (Il pilota Renault è stato penalizzato con 10 posizioni di penalità sulla griglia del GP d’Italia.)
La SF71H di Räikkönen danneggiata durante il primo giro. Photocredit: LAT ImagesSperiamo che l’aria di casa del weekend brianzolo possa portare bene alla Ferrari, che ha bisogno di entrambe le vetture davanti per poter impensierire le due W09EQ Power+.
Lo scorso anno la Ferrari ha avuto un weekend non particolarmente brillante sul tracciato di Monza, con Vettel che conquistò il gradino più basso del podio a 36 secondi dal vincitore Hamilton.
Il podio del GP d’Italia 2017. Photocredit: guerinsportivo.itMa quest’anno la situazione sembra ben diversa. La Ferrari ha dimostrato di essere competitiva su tutte le tipologie di pista e in tutte le condizioni di temperatura. La sensazione è che la battaglia proseguirà sul filo del decimo di secondo tra le due monoposto regine del mondiale 2018.
Oltre al grande lavoro dei motoristi, la SF71H è forte anche dal punto di vista telaistico e meccanico. La monoposto ha una grande trazione in uscita dalle curve e i tecnici, a differenza dello scorso anno, possono permettersi di scaricare di più le ali grazie al grande carico generato dal corpo vettura e dal fondo. Segno che le scelte avute in fase di progettazione si stanno rivelando vincenti.
Se il meteo sarà clemente questa Ferrari potrà sfatare il tabù Monza, dove la scuderia non vince addirittura dal 2010, grazie a una straordinaria vittoria di Fernando Alonso dopo un duello prolungato con Jenson Button e la sua McLaren.
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