“Nessuno accusa l’Arma dei Carabinieri, ma le singole persone“, così afferma Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, ospite di Mara Venier nel programma della Rai, Domenica In
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“Il problema è serio, molti carabinieri chiamati a testimoniare, hanno il terrore di dire la verità. Un esempio è il trattamento riservato al Carabinieri Riccardo Casamassima, che con le sue dichiarazioni ha permesso la riapertura delle indagini e del nuovo processo”, continua Ilaria.
“So benissimo che la maggior parte delle persone che indossano la divisa sono perbene, compiono il loro dovere, e lo fanno per noi”
Sull’invito al Viminale, rivoltole dal Ministro Salvini, Ilaria ha ribadito, “Anche se molte dichiarazioni di questi giorni sono significative io credo che la mia famiglia per prima cosa meriti delle scuse. Oggi sappiamo tutti la verità, ma noi in questi anni siamo stati lasciati soli: noi non abbiamo mai mollato, Stefano era ultimo ed è morto da ultimo, ma i diritti non sono mai sacrificabili”.
“Ilaria è stata bravissima a tenere la balla dritta nonostante le molte pressioni, anche da parte di politici e gli insulti”. Queste le parole di Patrizia Moretti, la mamma di Federico Aldrovandi, il giovane di 18 anni, ucciso a Ferrara nel 2005 durante un controllo di Polizia, in una intervista all’edizione bolognese de ‘la Repubblica’. Nell’intervista la donna racconta di avere avuto uno scambio di messaggi con Ilaria Cucchi e ricorda come a chiedere scusa, nel caso della morte di suo figlio, sia stato “soltanto l’ex capo della Polizia, Antonio Manganelli e nessun altro. “Le uniche azioni sono arrivate dall’autorità giudiziaria e da quella di sorveglianza. Dalla Polizia, cioè dallo Stato, nulla“, conclude Patrizia.
Con forte commozione Ilaria, intervistata da Mara Venier, ha parlato della sua storia, della sua forza, dell’amore per suo fratello e della sofferenza che per 9 anni ha pervaso la sua famiglia. Non ha mai mollato e finalmente dopo 9 anni ha ottenuto giustizia per suo fratello Stefano.
Martina Onorati