Guardando un anime o leggendo un manga battle shonen avete mai provato maggiore empatia per i personaggi secondari o i nemici di tali opere rispetto al protagonista? Se la risposta è affermativa state leggendo l’articolo che fa per voi! In questo speciale di InfoNerd vi spiego in tre punti perché personaggi come Kenshiro, Goku e Seiya sono sopravvalutati.
Caratterizzazione Psicologica:
Se vi dicessi di parlarmi dei caratteri dei protagonisti di Dragon Ball, Hokuto no Ken o Saint Seiya scommetto che avreste poco da dirmi e non è difficile capire il perché. Questi personaggi non sono altro che lo stereotipo dell’eroe senza macchia e senza paura ed è un vero peccato perché i comprimari delle opere di cui fanno parte hanno una caratterizzazione psicologica di ben altro spessore: pensate ad esempio a Seiya di Pegasus, personaggio che matura ben poco a differenza degli altri quattro cavalieri di bronzo che invece evolvono durante la storia e mostrano un carattere ben distinguibile.
In Hokuto no Ken Kenshiro è in assoluto il personaggio meno approfondito di tutti nonostante sia appunto il protagonista dell’opera;I personaggi con cui il Successore della Divina Scuola interagisce vantano una caratterizzazione psicologica più sfumata e non rappresentano modelli totalmente positivi o negativi. Personaggi come Rei o Ain compiono azioni non attribuibili in genere ad un personaggio positivo così come i villain principali mostrano sempre un lato umano.
Lo stesso Goku presenta questa problematica anche se in Dragon Ball sono pochi i personaggi che vantano una caratterizzazione psicologica degna di nota.
Vincono sempre
Un altro punto critico dei battle shonen è la gestione degli scontri fra i “buoni” e i loro nemici. Nella stragrande maggioranze di queste saghe i personaggi che non sono il protagonista non sconfiggono mai avversari rilevanti di un’arco narrativo .Un esempio calzante è Vegeta di Dragon Ball Z , il più grande rivale di Goku, che non sconfigge mai un avversario rilevante nella trama.
Anche in una saga più seriosa come Hokuto no Ken il resto del cast non compie azioni poi così rilevanti proponendo come unico protagonista Kenshiro. Con l’avanzare della serie gli autori lasciano sempre meno spazio agli altri personaggi proponendoli come semplici spalle del Successore della Divina Scuola.
Nonostante il ruolo centrale non sono la causa del successo delle opere di cui fanno parte
Nonostante questi personaggi sono divenuti icone dell’animazione mondiale non è merito loro se le saghe di cui fanno parte sono divenute così di successo. Sono infatti altri personaggi come Raoh o i Cavlieri d’oro ad avere reso queste opere fra le più celebri .
Il fratello maggiore di Kenshiro è così influente nella storia di Hokuto no Ken ed amato dai fan che gli autori dopo la sua morte hanno dato vita al personaggio di Kaioh, fratello maggiore del Re di Hokuto, per sopperire all’assenza di un personaggio così ingombrante. Lo stesso Kenshiro nella seconda serie indossa gli spallacci di Raoh e cavalca il suo destriero, Re Nero, oltre ad usare alcune tecniche fraterne.
I Cavalieri d’oro sono invece il vero motivo del successo di Saint Seiya. Il loro legame con i segni zodiacali, le loro scintillanti armature e le battaglie a cui prendono parte con e contro i protagonisti rappresentano l’elemento più iconico dell’intera saga tanto che sono divenuti protagonisti di una serie loro dedicata, Soul of Gold. Inoltre le action figures di questi guerrieri sono le più vendute di tutta la collezione relativa a Saint Seiya.
Prima di trarre le conclusioni: Le eccezioni alla regola
Non tutti i protagonisti di un battle shonen vantano le problematiche di cui ho parlato poco fa. Naoto Date, il primo Tiger Mask, vanta una caratterizzazione decisamente più sfumata dei suoi “colleghi”;all’inizio dell’opera è un atleta spietato che non si fa problemi ad usare scorrettezze per vincere ma quando capisce che può essere un esempio per i bambini diventa un lottatore leale. Nelle fasi finali della saga arriva a rinnegare la sua sportività per salvarsi la vita in due occasioni e si ritrova più volte in necessità di essere aiutato da altri wrestler.
Yusuke Urameshi di Yu Yu Hakusho è un altro protagonista decisamente originale: rispetto agli altri analizzati precedentemente è molto meno stereotipato;è’ un teppista, lo vediamo compiere azioni illegali per un ragazzo della sua età come fumare e bere e non sempre vince in maniera pulita. Nei primi archi narrativi infatti sconfigge i suoi avversari solo per colpi di fortuna e non grazie a forzature tipiche di altre saghe. Inoltre è l’unico protagonista a perdere contro il suo ultimo avversario, il demone Yomi.
Conclusioni:
In definitiva cosa penso dei più celebri protagonisti dei battle shonen? Parliamo di personaggi entrati nei cuori dei lettori di manga e dei fruitori di anime grazie a mangaka che hanno dato vita ad opere ricche di colpi di scena ed altri personaggi di maggior spessore. Kenshiro sarebbe così amato se non avesse incontrato sul suo cammino Raoh o Souther? Cosa sarebbe il mondo di Saint Seiya senza le dodici case? Quanto è importante Vegeta nel proseguo di Dragon Ball Z e Super?
Sono quindi la qualità ,l’ambientazione, la trama ed altri aspetti peculiare a rendere un opera leggendaria e non il suo protagonista.