Sono le 21:15 circa quando inizia lo show di Luca Carboni, nella splendida cornice de ‘L’Atlantico’ di Roma, luogo per far ascoltare il suo ultimo lavoro “Sputnik”. Nonostante il tempo, non dei migliori, il pubblico ha risposto alla grande all’invito del cantautore nativo di Bologna, che accompagnato da grandi musicisti ha regalato un grande show al suo pubblico.

Come il famoso satellite “Sputnik”, che girò intorno all’atmosfera terrestre nel lontano 1957, anche lo sputnik di Luca Carboni sta viaggiando, ma per tutta l’Italia. Un viaggio lungo come quello del satellite artificiale, che ha visto il cantante emiliano far tappa anche a Roma, in una giornata uggiosa. Malgrado il tempo, il papà dell’indie, è stato capace di far tornare il sereno con la sua musica.

In queste date del tour e ovviamente anche ieri sera, Luca Carboni è salito sul palco per proporre nella versione live i nuovi brani contenenti nell’ultimo album “Sputnik”, ma non si è dimenticato del suo passato e dei suoi grandi classici… brani che hanno contribuito a far crescere una generazione intera.

Luca Carboni ph ©Giusy Chiumenti

Insomma, un viaggio continuo tra presente e passato, tra vecchi e nuovi brani.

Per far riscaldare il pubblico e iniziare il concerto nel migliore dei modi, Carboni si affida al brano “Segni del tempo”, per poi continuare con “Amore digitale”, brano presente nell’ultimo album. Nel corso del concerto, si è poi alternato per la gioia dei fan… così da “Io non voglio”, “Ogni cosa che tu guardi”, “2” (insomma tutte le canzoni presenti nell’ultimo album) ci ritroviamo catapultati nel passato con “Farfallina”, “Silvia lo sai”, “Inno nazionale”, “Ci vuole un fisico bestiale” e tanti altri capolavori che hanno permesso a Luca Carboni di entrare di diritto nella storia della musica italiana.

Poche se non quasi nulle le pause, che hanno fatto sì che il concerto filasse pulito e lineare senza troppi intoppi… se si esclude ormai il più classico dei riti, quello del bis… che ha visto Carboni ritornare sul palco per cantare brani come “Mare mare” o “Una grande festa” (il singolo che aveva anticipato l’album).

Magnifico anche l’omaggio di Carboni al suo maestro Lucio Dalla, che parlando di “Sputnik”, di russi e americani, non poteva che far apparire, nello schermo la frase “I russi, i russi, gli americani, No lacrime non fermarti fino a domani”.

Luca Carboni phi © Giusy Chiumenti

Quasi 2 ore di concerto, con più di 20 brani eseguiti insieme ad una super band composta da: Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Mauro Patelli e Vincenzo Pastano alle chitarre, Fulvio Ferrari Biguzzi alle tastiere

Lo “Sputnik 2018”, il tour di Luca carboni proseguirà il 29 ottobre (oggi) al Fabrique di Milano; il 31 ottobre al teatro Politeama genovese di Genova; a Brescia il
3 novembre al Gran teatro Morato e si concluderà il
4 novembre a Parma al Campus industry

SETLIST

Segni del tempo 
Amore digitale 
Il tempo dell’amore 
I film d’amore 
Io non voglio 
L’amore che cos’è?

La nostra strada 
L’alba 
Bologna è una regola 
Sputnik 
Ogni cosa che tu guardi 
Il mio cuore fa ciock! 
Farfallina 
Gli autobus di notte 
Stellina (dei cantautori) 
Silvia lo sai 
Luca lo stesso 
Prima di partire 
Inno nazionale 
Dieci minuti 
Ci vuole un fisico bestiale 

BIS

Mare mare 
Una grande festa 
Fragole buone buone 
Vieni a vivere con me

[ngg src=”galleries” ids=”143″ display=”basic_thumbnail”]

Live Report: Francesco Nuccitelli

Photo:  Giusy Chiumenti ©