Nella panoramica italiana degli artisti emergenti in campo pittorico spicca nel sud Italia il nome della giovanissima Giulia Renzi.
Nata a San Cesario di Lecce il 24 Novembre 1997, la pittrice di origine salentina è cresciuta a Cosenza, in Calabria, dove ha frequentato il Liceo Artistico, per poi studiare arte all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, dove sta per laurearsi in pittura.
Cresciuta a pillole di musica punk, pop punk e new wave, nonché in compagnia del glam rock di David Bowie, la Renzi è la reincarnazione pittorica di un mondo onirico e fantastico che esprime, in tutte le tonalità, il background culturale e letterario dell’artista. Da Dylan Dog a Tim Burton, passando poi per Egon Schiele, Jack Kerouac e Chuck Palahniuk, le tele di Giulia Renzi sembrano dar vita a contesti e scenari postmoderni intrisi di erotismo, goticismo e di un tocco un po’ underground che tanto piace ai giorni nostri.
Ogni sua opera, sia essa un ritratto di vita quotidiana, un bacio, un nudo artistico o un omaggio a qualche divo richiama, nelle pennellate forti ed emotive, quell’Espressionismo autentico e spontaneo che accompagnò tutto il Novecento artistico. Sì, proprio l’Espressionismo, che dall’innocenza quasi puerile di Matisse fino all’amara sofferenza di Edward Munch, giunse fino al secolo duemila, facendo tappa in Germania, dove il genio di Otto Dix, influenzato anche dalla neo-corrente dadaista, esprimeva il suo disagio nei confronti della guerra e del contesto socio-politico.
Lo stesso Otto Dix, a cui i nazisti sottrassero le opere, esponendole ad una mostra di Arte Degenerata, per poi farle bruciare. Lo stesso Otto Dix che sembra rivivere nelle smorfie, nelle ombre, nelle occhiaie e nei sorrisi dei volti dipinti da Giulia Renzi.
Con la sua freschezza e la sua giovane predisposizione non solo per l’olio su tela, ma anche per la fumettistica e la pittura digitale, la nuova giovane promessa calabro-pugliese ha in serbo per i suoi fan una serie di prossimi eventi, dalle mostre, ai festival del fumetto fino a collaborazioni editoriali nell’ambito della narrativa, che non deluderanno di certo le aspettative.
Partire dall’anima e dall’Espressionismo, da sempre voce blues all’interno di un coro di forme studiate (impressionismo, cubismo, astrattismo) e raccontarlo ai giorni d’oggi arricchendolo di sfumature punk, cartoon e qualche effetto psichedelico, è una cosa che Giulia Renzi, in prima persona una tipina fuori dalle righe, sa far bene. Proprio perché, in realtà, non ha bisogno di deciderlo.
GIORGIA MARIA PAGLIARO