Berlino, capitale della Germania, è una fenice rinata sotto le macerie del Muro, che ancora la attraversa per brevi tratti. Berlino è crocevia di culture che si dilungano nei lunghi vialoni che la intersecano. Una città che abbiamo vissuto per tre giorni e vi racconteremo a modo nostro.
Atterrando all’aeroporto di Tegel, è semplicissimo raggiungere il centro in circa 30 min con i bus della bvg società berlinese dei trasporti. La prima tappa fondamentale per iniziare gli spostamenti in tranquillità (poichè una corsa singola su mezzi costa 2,80 euro) è l’acquisto della Welcome Card, che consente di muoversi su tutti i mezzi senza limiti in base alle fasce (si parte dallae 48 ore fino ai 6 giorni) e di avere sconti per le principali attrazioni.
Berlino, Alexander Platz centro nevralgico della città
La nostra visita della capitale parte da Alexander Platz: usciti dalla metro (U-Bahn) è inevitabile alzare lo sguardo per ammirare la Torre Della Televisione, (Fernsehturm, ndr) che con i suoi 386 metri è la più alta d‘Europa. Alexander Platz è il centro nevralgico della città, essendo un nodo di scambio di tre linee della U-Bahn (la metro berlinese, ndr) , è fornita di una stazione ferroviaria, un colossale centro commerciale e palazzi che stringono la famosa Torre.
La piazza nel periodo natalizio si trasforma un gigantesco mercatino, ed è affollata da centinaia di bancarelle . Si può gustare un hot dog espresso fatto da ambulanti che girano con tanto di piastra portatile addosso per soddisfare i tanti affamati con un pasto velocissimo. La nostra passeggiata procede per oltre due km, durante i quali si scorgeranno l’Isola Dei Musei e dalla parte opposta Bebelplatz, piazza nella quale il 10 maggio del 1933 i nazisti bruciarono 25mila libri “pericolosi”. E’ possibile vedere attraverso una lastra trasparente a terra al centro della piazza stessa uno stralcio della biblioteca
Ampelmann, uno dei simboli di Berlino
Per le strade ci si imbatte nei semafori berlinesi: è curioso vedere le due sagome dell‘Ampelmann (uomo semaforo in tedesco, ndr), che si alternano sul rosso (un uomo con le braccia allargate) e sul verde (un uomo che cammina). Hanno avuto così tanto successo, che sono nati dei punti vendita del brand omonimo (Ampelmann,ndr) nei quali è possibile acquistare souvenirs di tutti i tipi dalla classica tazza alla felpa o anche sorseggiare un caffè.
A termine del lungo vialone si colloca la Porta Di Brandeburgo simbolo della città, dalla quale partì la costruzione del Muro nel 1961, spartiacque tra le due zone Est ed Ovest. Un tripudio di selfie e di instagram stories, al quale è impossibile resistere! Dopo la Branderburger Tor, sul lato sinistro si estende un’area verde, parte del Tiergaren, interrotta da una serie di parallelepipedi in cemento che si adagiano su un’ampia superficie.
Berlino e i suoi memoriali
Ci troviamo al Memoriale Degli Ebrei Assassinati In Europa, eretto nel 2005. Entrate in pieno giorno nel labirinto tra i blocchi che a partire dal ciglio della strada fino al centro del monumento dove le stele raggiungono i 4 metri. Corridoi strettissimi che vi toglieranno il respiro.
Dall’altra parte della strada si scorge un’altra stele, all’interno del Tiergarten , sulla quale c’è una finestra delle dimensioni di uno schermo sul quale sono proiettati h24 alternativamente un cortometraggio nel quale spiaccano baci tra uomini e tra donne: siamo al Memoriale Agli Omosessuali Perseguitati inaugurato nel 2008. Poco prima di raggiungerlo, soffermatevi a leggere la targa in tedesco ed inglese sulle persecuzioni naziste
Non solo birra…
Arriva la sera e dopo questa lunga passeggiata , serve una sosta per assaporare la cucina tipica. Prima della partenza, ho chiesto ad una coppia di berlinesi conosciuti nella nostra di capitale, uno dei ristoranti tipici migliori al centro. Risposta secca: Alt-Berliner! Ci sono due locali : uno a Nikolaiviertel e l’altro, nei pressi della Porta Di Brandeburgo (quello che abbiamo provato noi). I piatti forti?
Zuppa di patate, la Wiener Schnitzel (la cotoletta, ndr) servita con piselli, patate e cavolo rosso e l’Apfel Strudel, accompagnato da panna, frutta e gelato alla vaniglia. Da bere? Birra ovviamente , che costa meno dell’acqua, controllate sempre i prezzi sui menù variano dai 3 ai 5 euro a bottiglia! Abbiamo scelto per questa cena una Weisse locale! Terminato il momento dolcezza, bisogna fermarsi, ricaricare le pile e darvi appuntamento alla seconda puntata di #MetropolitanTravels da Berlino!
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