“Il rock sta morendo e tutti ritornano alle proprie radici. Qualcuno torna al country e qualcuno al blues delle origini. La musica della nuova generazione sarà una sintesi fra questi due elementi”. Con queste parole, il cantante e poeta americano Jim Morrison profetizzava, verso la finedegli anni sessanta, la morte del rock e la resurrezione della musica mediante altri generi: il country ed il blues, archetipi di ogni leggenda che si rispetti, dai cowboy del West, ai suonatori di Harlem, fino ai viaggi on the road in Alabama e alla schiavitù nei campi di cotone.
In luoghi come l’Irlanda, l’Inghilterra e nelle varie città degli Stati Uniti, il blues ed il country vengono portati avanti costantemente dal sincero talento di artisti di strada e di band nei live pub, che tramandano accordi e storie di vita tra le note di banji, chitarre ed armoniche.
In Italia, invece, dove il range di talenti in tale materia è abbastanza limitato, una band che davvero offre un sodalizio perfetto tra il blues ed il country/folk è quella dei Keet & More.
I Keet & More nascono a Roma nell’estate 2016 col nome di Busking Band. Nei primi mesi di attività, il trio compone quattro brani originali, pubblicati nel loro primo EP intitolato Stra, attualmente distribuito digitalmente da Maqueta Records.
Da Gennaio 2017, si inaugura l’attività live che porta la band, durante l’intero anno, in numerosi club e venue di Roma e provincia. Nel Maggio dello stesso anno, incidono il singolo Moody Mama, registrato presso Impronte Records. Viene pubblicato anche un videoclip del brano, realizzato da MIDRIA e distribuito da Maqueta Records. Nei primi mesi del 2018, la band lavora al primo LP, proseguendo con live e più di 130 date in tour per tutta Italia, aprendo i concerti di gruppi come Diaframma, Giancane, Giuda, Joe Victor, Kutso, Dunk, Ron Gallo, Wogiagia Crew e partecipando a festival tra cui il Reset Festival, Keep On Live Fest ’18.
Il 25 Gennaio 2019 esce il loro primo LP intitolato Overalls. L’album, ascoltabile su Spotify ed acquistabile presso la pagina Facebook ufficiale della band, è davvero multisfaccettato, composto da undici brani, uno più movimentato e affascinante dell’altro. I temi e le atmosfere bene rievocano film come Django Unchained, la sigla del telefilm Walker Texas Ranger o la celebre Rawhide suonata dai Blues Brothers durante la prima parte dell’omonimo film. I testi, che dai temi d’amore spaziano fino alla ritrattistica di personaggi femminili (tipicamente blues), fino ai “racconti sulle rotaie” (alla Johnny Cash), conservano sempre il giusto spazio nelle canzoni, adatte ad ogni tipo di viaggio felice in auto o in volkswagen.
Una caratteristica non secondaria dei Keet & More, oltre alla perfetta alternanza delle voci, da quella più mite e sportiva di Lorenzo Spinato a quella più blues e possente di Luca Del Rosso, è l’uso dei cori. Le chitarre, per giunta, con il tocco impeccabile di Mario Rea e la seconda chitarra di accompagnamento, catapultano gli ascoltatori nella tradizionale atmosfera delle locande e delle Ghost Town per antonomasia.
E che dire, inoltre, dell’armonica a bocca? Luca Del Rosso, che nel comporre i brani non si accontenta, giustamente, di eseguire due note standard in pieno stile Bob Dylan, suona le sue armoniche diatoniche con un bending così preciso ma spontaneo che anche Big Mama Thornton in persona approverebbe stupita i suoi assoli.
I Keet & More, insomma, tre improbabili ragazzi romani in salopette e capelli mossi lunghi, lo spirito western, bluegrass ed outlaw ce lo hanno nel sangue. E il loro disco, Overalls, lo ha confermato.
GIORGIA MARIA PAGLIARO