I Pokémon ed il loro meraviglioso carico nostalgico. Esiste un anime che sia riuscito ad imprimere così a fondo il proprio marchio su un’intera generazione di adolescenti? Il cartone animato, poi, fu egregiamente accompagnata dalla fortunata serie di videogiochi, inizialmente solo per il Game Boy, che incrementò le schiere di fan dei mostri tascabili. Noi di InfoNerd vogliamo ripercorrere la prima stagione dei Pokémon analizzando per filo e per segno il Pokédex, il migliore amico di ogni allenatore. Curiosità, etimologia, tipo e moltissimo altro: benvenuti in “InfoPoké”, la rubrica sui Pokémon degli unicorni di InfoNerd!
Allenatori, amanti dei Pokémon o, più semplicemente, avventori capitati qui per caso: benvenuti nell’universo dei mostri tascabili. La prima serie di Pikachu e compagni riscosse tanto successo (culminò nelle prime serate Mediaset e con i film proiettati al cinema) portando ogni ragazzino dell’epoca a desiderare di diventare, davvero, un allenatore di Pokémon. L’avvento dei videogiochi, per la nostra gioia, realizzò quel sogno impossibile. Ci avventurammo tutti per il continente di Kanto scovando e catturando animali fantastici da far crescere, evolvere e potenziare in vista delle sfide alle palestre! Collezionate tutte le otto medaglie, ci avrebbe atteso l’epica sfida ai Superquattro: la Lega Pokémon in tutta la sua leggendaria bellezza. Nel nostro viaggio fantastico, fra i vari punti interrogativi, esisteva una sola certezza: il Pokédex, la banca dati elettronica che spiegava, per filo e per segno, tutte le caratteristiche dell’essere appena incontrato. Da oggi, InfoNerd diventerà il vostro archivio personale con la rubrica “InfoPoké”.
Bando alle ciance, dunque: ecco una linea evolutiva del Pokédex, l’enciclopedia cibernetica dei nostri sogni. In questo appuntamento, vi (ri)presentiamo un trio davvero interessante di Erba/Veleno: il tenero Oddish, il puzzolente Gloom ed il fortissimo Vileplume.
#43 ODDISH
Oddish (Pokémon Malerba) di tipo Erba/Veleno introdotto nella prima generazione. Si evolve al 21 in Gloom e successivamente in Vileplume se esposto all’influsso della Pietrafoglia.
FISIONOMIA, COMPORTAMENTO E HABITAT
È un bulbo di colore blu scuro che termina con cinque grandi fronde di un verde acceso che può utilizzare come arti superiori. Possiede due gambette tozze e rotonde e al centro del corpo spiccano due occhietti color rosso. Cerca, come le piante, i terreni più fertili e ricchi di sostanze nutritive. Durante il giorno, mentre sta piantato sottoterra, si pensa che i suoi piedi possano trasformarsi in una sorta di radici. Cresce assorbendo anche i raggi lunari: sembra che possa curarsi grazie al loro influsso. Quando si seppellisce nella terra, lascia fuori solo le sue foglie per nascondersi dai nemici ed apparire come un piccolo cespuglio. Si dice anche che se qualcuno prova a tirarlo fuori, lui gridi ad alta voce spaventando il malcapitato. È un Pokémon prevalentemente notturno. Vivono in luoghi provvisti di molta acqua e dove piove spesso. Basato su una mandragola, il suo nome deriva dalle parole inglesi “Odd” (bizzarro) e Radish (ravanello).
#44 GLOOM
Gloom (Pokémon Malerba) di tipo Erba/Veleno introdotto nella prima generazione. Evolve in Vileplume grazie alla Pietrafoglia.
FISIONOMIA, COMPORTAMENTO E HABITAT
Più grande di Oddish, mantiene prevalentemente la cromatura del corpo blu. Le foglie verdeggianti della pre-evoluzione sono appassite donando al Pokémon escrescenze di color rossiccio. La morte apparente del fogliame, però, lascia spazio all’inizio della fioritura del bulbo. Il “fiore” assomiglia ad una Rafflesia, infatti l’odore di carne in decomposizione che emanano è similare. Gli occhi di Gloom sembrano perennemente chiusi e dalle labbra viola gocciola costantemente bava, che è in realtà nettare. Con l’evoluzione ha guadagnato un paio di braccia e le sue gambe sembrano più sviluppate. Il fetore del Pokémon è leggendario: utilizza il suo olezzo per tenere a debita distanza tutti i nemici. A volte i malcapitati svengono. Diventa più veloce sotto i raggi solari e, come ogni tipo Erba, può utilizzare mosse come Gigassorbimento. Anche se sembra perennemente imbronciato, Gloom è un Pokémon che si affeziona molto al suo allenatore anche se di natura è molto timido e schivo. Il liquido che sbava dalla sua bocca, nonostante l’aspetto, è in realtà un nettare simile al miele che Gloom usa per attirare le prede. Se si sente protetto e al sicuro, la puzza si tramuta in un profumo inebriante. Vive in zone tropicali e nei prati. Il nome è la fusione delle parole “Gloom” (tristezza) e “Bloom” (sbocciare).
#45 VILEPLUME
Vileplume (Pokémon Fiore) di tipo Erba/Veleno introdotto nella prima generazione. È lo stadio evolutivo finale di Oddish.
FISIONOMIA, COMPORTAMENTO E HABITAT
Anche se le dimensioni aumentano considerevolmente, Vileplume somiglia tremendamente a Gloom: il corpo resta blu scure e mantiene arti superiori ed inferiori. La differenza sostanziale, però, riguarda il suo capo: il fiore è sbocciato, finalmente! I petali sono rossi e puntinati di bianco mentre al centro c’è un cratere nel quale “coltiva” le spore velenose. In realtà, il buco non è altro che la bocca della Rafflesia ormai fiorita. Rarissimi da trovare in natura in virtù del modo in cui si evolvono, si nascondono tra i fiori e se scoperti utilizzano le loro spore tossiche per difendersi e fuggire. Il cratere al centro del fiore può spargere diversi tipi di spore che infliggono problemi di stato (sonno, paralisi o avvelenamento) o comunque mosse legate al profumo (Profumino o Aromaterapia). Il suo polline tossico innesca a volte reazioni allergiche. I Vileplume preferiscono evitare i combattimenti nascondendosi nei campi fioriti, tuttavia se ben incoraggiati ed addestrati dal loro allenatore diventano spavaldi, presuntuosi e competitivi. Il profumo attira le prede: una volta a portata, le spore immobilizzano il malcapitato facilitando la caccia del Pokémon. A causa delle enormi dimensioni del fiore, Vileplume ha difficoltà a sollevare la testa. Vive insieme alle sue pre-evoluzioni in zone tropicali e soleggiate. Ispirato ovviamente alla Rafflesia (stesso vegetale del Venusaur), il nome deriva dalle parole “Vile” (Vile o ignobile) e “Plume” (piuma).
Fiori carnivori davvero pericolosi ed affascinanti, soprattutto nell’ultimo stadio evolutivo. Vi siete emozionati della loro tossicità? Bene, allenatori: nel prossimo appuntamento scopriremo un altro duo molto velenoso. A venerdì, con InfoPoké su InfoNerd!
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