Tiziano Renzi è da tre giorni ai domiciliari insieme alla moglie a casa di una delle figlie, nell’ambito di un’inchiesta che li vede indagati per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni.
Tiziano Renzi, assieme alla moglie Laura, ha chiesto e ottenuto dal gip il cambio di domicilio, spostandosi dalla villetta di famiglia a casa della figlia Matilde, a Rignano sull’Arno. L’uomo, uscito in balcone per fumare un sigaro, ha salutato i cronisti senza però rilasciare dichiarazioni.
L’inchiesta
I coniugi Renzi sono finiti agli arresti domiciliari in un’inchiesta della procura di Firenze che li accusa di bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti e omissione di versamenti previdenziali. In sostanza, l’accusa è di aver svuotato le casse di tre cooperative: Delivery Service, Europe Service e Marmovid, provocandone il fallimento. Ai domiciliari è finito anche Mariano Massone, amministratore della Delivery Service.
Il messaggio social
Tiziano Renzi ha affidato a Facebook un suo commento sulla vicenda.
“Non auguro a nessuno, nemmeno al mio peggiore nemico, di vivere mai ciò che la Lalla e io stiamo vivendo. Tuttavia ci prepariamo a una lunga vicenda giudiziaria consapevoli di un fatto: la verità prima o poi verrà fuori“(Tiziano Renzi.)
Quindi, ha aggiunto:
“Voglio che sia chiara una cosa: i giornali sono pieni solo delle ricostruzioni dell’accusa. Io affermo qui (e purtroppo per il momento posso solo qui) che queste ricostruzioni sono false” (Tiziano Renzi).
La reazione di Matteo Renzi
L’ex premier Matteo Renzi commenta la vicenda giudiziaria che vede coinvolti i genitori. E osserva che tutta la storia si rivelerà un boomerang.
“Vorrebbero giudicarci tutti nelle piazze populiste e aspettare un mio fallo di reazione. Se anche i miei venissero condannati, e così non sarà, riceverebbero comunque una pena meno pesante dell’arresto. Così dicono gli avvocati. E quindi perché metterli ai domiciliari? Solo per lo spettacolo mediatico” (Matteo Renzi).
Tuttavia, i coniugi Renzi saranno interrogati lunedì 25 febbraio dal Tribunale di Firenze. L’interrogatorio di garanzia dei genitori dell’ex premier si terrà davanti al giudice Angela Fantechi.