Alejandro González Iñárritu sarà il presidente della giuria del Festival di Cannes 2019. Ad annunciare la sua nomina un tweet degli organizzatori della kermesse francese

Alejandro González Iñárritu – un messicano a Cannes

Il settantaduesimo Festival di Cannes sarà presieduto da Alejandro González Iñárritu”, hanno scritto in un tweet gli organizzatori di Cannes 2019. Dunque sarà il regista messicano il presidente della giuria del Festival di Cannes di quest’anno. “Cannes è sempre stato importante per me, fin dagli inizi della mia carriera. Sono onorato ed eccitato di tornarci come Presidente di giuria. Il cinema rappresenta il sangue del nostro pianeta, scorre nelle sue vene, e Cannes è il suo cuore. Noi della giuria avremo il privilegio di vedere i nuovi ed eccellenti lavori dei migliori cineasti del mondo. Una delizia e una responsabilità che assumeremo con passione e devozione”, ha fatto sapere Iñárritu commentando la sua nomina che è stata svelata questa mattina. Dopo i trionfi di Cuaron a Venezia e agli Oscar, c’è un messicano anche sulla scia della Palma d’oro

Iñárritu è il presidente della giuria al Festival di Cannes 2019
immagine tratta da biografieonline.it

Alejandro González Iñárritu- le volte in cui è stato a Cannes

Iñárritu, che ha vinto 5 premi Oscar per Birdman, The Revenant e Carney y Arena, è stato per tre volte in gara al Festival di Cannes. La prima nel 2000 con Amores Perros, il primo capitolo della trilogia della morte di Iñárritu che vinse il Gran Premio della Settimana della Critica. E’ un film in cui la narrazione temporale è frammentata da flashback, anticipazioni e continui rimandi partendo da un incidente stradale. Poi la seconda volta a Cannes di Iñárritu fu con Babel, terzo e ultimo capitolo della trilogia della morte, con cui vinse il Premio per miglior regia realizzando un film composto di diversi capitoli collegati tutti da un fucile da caccia. Infine il regista messicano partecipò una terza volta alla kermesse francese con il film Biutiful, dramma sull’emarginazione, nel 2010 quando Javier Bardem vinse il Premio come miglior attore proprio per questo lungometraggio