Questa sera al San Paolo la sfida Napoli-Juventus si preannuncia come l’ennesimo capitolo di una saga lunga anni. Un match senza tempo, che non ha mai risparmiato sorprese. Oggi però la posta in gioco è diventata molto alta.
Non è mai stata e non potrà mai essere una sfida come le altre quella tra Napoli e Juventus. Il posticipo che ospiterà il San Paolo è infatti sempre stato un vero e proprio confronto tra culture, calcistiche e non. Specialmente negli ultimi anni, in cui è diventata anche decisiva per la lotta scudetto, la gara è stata sempre più accesa. Nonostante i 13 punti che separano i partenopei dalla capolista, la partita di questa sera ha la possibilità di lasciare, almeno per il momento, aperto il finale di campionato.
Il cinismo della squadra di Allegri finora ha avuto solo riscontri positivi, mentre la solidità degli azzurri non ha eliminato le scorie del gioco di Sarri. Le rapide triangolazioni e la velocità con cui gira il pallone sono ancora caratteri peculiari di questo Napoli, che finora ha deluso ben poco. Dall’altra parte c’è una Juventus ancora imbattuta in campionato, che quest’anno affronta la Serie A con una sicurezza e un dominio assolutamente imparagonabile alle annate precedenti.
Napoli-Juventus, una rivalità storica tra sfide e addii
La sfida del San Paolo non è altro che la sintesi di una rivalità storica che si protrae da anni e che vede scontrarsi due realtà diametralmente opposte.
Indimenticabile, per ogni tifoso napoletano che si rispetti, la punizione di Maradona al San Paolo contro i bianconeri nello storico successo del novembre ’85. Fu una vittoria di valore inestimabile, che in molti paragonano a quella dell’aprile scorso allo Stadium con l’incornata di Koulibaly nel finale. Soggetti assai differenti, ma entrambi protagonisti di una vittoria più ideologica che calcistica.
Rivalità che nel corso degli anni è cresciuta in modo esponenziale anche a causa dei cambi di casacca dalla sponda azzurra a quella bianconera. L’ultimo esempio è quello del “Pipita” Higuaín, che nell’estate del 2016 è passato al club di Agnelli per 94 milioni di euro, senza esclusione di polemiche. Ancora prima dell’argentino, Fabio Quagliarella, che ha successivamente rivelato le dinamiche alquanto singolari del suo passaggio in bianconero.
In particolare nelle ultime tre stagioni, le due squadre si sono scontrate anche ai vertici della classifica di Serie A, con la Juventus che è sempre riuscita ad avere la meglio nella vittoria finale. Fondamentale, nell’annata 2015-16, fu la vittoria dei bianconeri per 1-0 allo Stadium grazie alla rete di Simone Zaza, che consentì il decisivo sorpasso in classifica sul Napoli. Lo scorso anno fu invece lo stesso Higuaín a siglare la rete della vittoria al San Paolo nella gara di andata.
Napoli-Juventus: numeri e curiosità
In 169 scontri totali, è la Juventus ad aver ottenuto più vittorie (80) a scapito delle 40 del Napoli; 49 invece i pareggi. Nelle 143 gare precedenti al San Paolo, la Juventus è in netto vantaggio con 66 vittorie contro le 30 del Napoli. L’ultima, quella con il goal di Higuain che valse l’1-0 bianconero. Al San Paolo il Napoli non vince dalla gara di andata della stagione 2015-16: successo per 2-1 firmato da Higuaín e Insigne. L’ultima sfida è stata la gara di andata del 29/09, terminata 3-1 in favore della Juventus con una doppietta di Mandzukic.
Può ancora essere sfida scudetto?
Sarà di certo una sfida che dirà tanto sulle sorti del nostro campionato, soprattutto per testare ancora una volta quanto aliena sia questa Juventus. Anche con una vittoria, in realtà, il Napoli resterebbe a ben 10 lunghezze dalla capolista, di fatto non cambiando granché la situazione in classifica. Può essere però una vittoria importante a livello mentale ed emotivo da una parte e dall’altra.
Per la Juventus, un risultato positivo sarebbe fondamentale in chiave Atletico Madrid, per avere un’ulteriore spinta nel desiderio di rimonta contro i colchoneros, e metterebbe la parola fine a questa lotta scudetto. Per il Napoli, una vittoria andrebbe a dimostrare la voglia di non mollare del gruppo di Ancelotti nonostante una situazione quasi compromessa. Con una vittoria si darebbe una scossa all’ambiente che manca ormai da troppo tempo.
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