La deputata pentastellata, indagata per aver infranto la regola del movimento sui rimborsi, dichiara resistenza alle voci che la vogliono espulsa.

Giulia Sarti
Giulia Sarti (Blasting News)

“Se mi dimetterò da deputata o passerò al Misto? Non c’è motivo, io non sono espulsa dal M5S. Confido di rimanere nel Movimento perché non ho fatto assolutamente niente. Io non lascio il M5s, io l’ho fatto nascere”. Non usa mezze misure Giulia Sarti, ex presidente della commissione Giustizia della Camera, dopo aver ricevuto la comunicazione della sua sospensione: proprio oggi che Francesca Businarolo, altra deputata pentastellata, ha preso il suo posto, la Sarti ribadisce la sua volontà di restare in seno al Movimento che, sottolinea, ha contribuito a far nascere.

Il caso dei rimborsi

Il caso è esploso un anno fa: alcuni parlamentari del Movimento sono stati scoperti ad annullare l’operazione di rimborso allo Stato di una parte del loro stipendio. Essendo questa una regola fondamentale (nonché molto pubblicizzata) dei 5 Stelle, la Sarti si era difesa accusando l’ex fidanzato di essersi appropriato di oltre 20.000 euro. Ma il 27 febbraio 2019 è emerso che tra i due vi era un accordo che prevedeva l’assunzione di colpa da parte del fidanzato. E il Movimento non ha potuto evitare di notificarle l’espulsione, sulla cui correttezza stanno indagando i proboviri.

Di Maio ha dichiarato che “L’espulsione è doverosa” e lo stesso Movimento ha rilasciato una nota in cui ricorda che “Nei confronti della deputata M5S si è avviato il procedimento disciplinare davanti al collegio dei probiviri. E le è stato comunicato il 4 marzo 2019. Si attende l’esito”. E noi con loro, sperando che la giustizia, da loro così difesa, trionfi.