Ancora una volta – la seconda – il Parlamento britannico ha respinto l’accordo sulla Brexit. L’ennesimo no deal continua a trascinare il Regno Unito in una palude di incertezze.
391 i voti contro, 242 quelli a favore. Un’altra sconfitta, un’altra ferita che sembra aumentare le distanze tra Londra e l’Unione Europea. L’accordo votato poche ore fa, seppure modificato in seguito all’incontro avvenuto a Strasburgo tra il Primo Ministro Theresa May e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, continua a scontrarsi contro un muro di opposizione attraverso il quale non si riesce ancora a fare breccia.
Cosa succederà?
Domani i parlamentari saranno chiamati ad esprimere nuovamente un voto, dovranno stabilire se il Regno Unito uscirà dall’Unione Europea in una situazione di no deal o se la Brexit dovrà essere rinviata.
Theresa May ha lasciato al suo partito un ampio margine di libertà di coscienza, rendendo però chiara la sua posizione: il Primo Ministro voterà contro l’uscita senza un accordo, chiedendo giovedì al governo di considerare l’opzione di un rinvio.
Dure le parole del leader dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn, il quale considera l’accordo di governo ormai “morto”. Corbyn reclama elezioni politiche anticipate, chiede che si vada alle urne per uscire dallo stallo May-Brexit.
-Serena Valastro