Michele Pecora ha fatto parte della seconda stagione di Ora o Mai più, in coppia con i Ricchi e Poveri e grazie al talent targato Rai 1 ha fatto il suo grande ritorno sulla scena musicale. Nel programma di Amadeus ha presentato il suo ultimo inedito “I poeti”, un brano che ha sorpreso in positivo tutti i giudici e tutto il grande pubblico. Noi di MMI lo abbiamo raggiunto per una piacevole intervista telefonica:

MMI: Come è cambiato Michele Pecora in questi anni, dal grande successo di “Era lei” al talent targato Rai1?

MP: Sono cambiato perché in tutto questo tempo e dopo le tante esperienze sono cresciuto e sono maturato. Ho attraversato diverse epoche musicali, ma affrontandole sempre con lo stesso spirito e con la stessa volontà, cercando di assorbire la musica e cercando di capire anche la differenza del linguaggio che cambiava e si evolveva negli anni. In tutti questi anni mi sono tenuto sempre impegnato, ho diretto l’orchestra, ho duettato con diversi colleghi… insomma, ho fatto tante esperienze e tutte queste esperienze sono state utili per scrivere questo singolo. Questa è la canzone della mia serenità artistica!

MMI: Cosa ci racconti del tuo ultimo brano inedito “I poeti”?

MP: Questo è un brano di istinto puro. Mentre la pensavo avevo la frenesia di scriverla, perché mi rendevo conto che tutto quello che scrivevo mi veniva così naturale e mi piaceva molto. Questa è la canzone della maturità, della tranquillità, ma anche della consapevolezza. I poeti, li ho sempre visti come dei bambini, hanno quella purezza e quella naturalezza che gli consente di poter volare con la fantasia, nonostante la vita o la realtà che lì circonda.

MMI: Cosa ti ha spinto a tornare in televisione e che esperienza è stata “Ora o mai più”?

MP: Il senso nobile del programma. Ci ho riflettuto un po’ all’inizio, però mi è piaciuta l’idea che in qualche modo si andasse a riconoscere e a ridare valore e dignità ad un piccolo patrimonio artistico. Dignità ad artisti che hanno lasciato una traccia nella musica negli anni. Questo è stato un bel riconoscimento per noi. L’idea del programma è molto bella e invece di andare a pescare solo nel nuovo, si è andato a recuperare questo patrimonio. Nel programma, mi sono trovato a fare cose diverse (tipo il confessionale ndr.) e mi sono trovato a farle in modo naturale, come se le avessi sempre fatte.

Michele Pecora - Inviata da ufficio stampa
Michele Pecora – Ufficio stampa

MMI: Invece, del rapporto con i tuoi colleghi/concorrenti, cosa ci puoi raccontare?

MP: Il rapporto con i colleghi è stato ottimo. Ci siamo sentiti tutti quanti a nostro agio insieme, è stato un rapporto paritario e molto tranquillo. Stessa cosa vale per i giudici, io sin dalla prima puntata ho avvertito questo senso forte di rispetto reciproco con tutti. Poi è chiaro quando accetti di far parte di un programma così, accetti tutto ciò che arriva, sia il giudizio positivo che quello negativo. Tutto ciò fa parte del gioco e della logica televisiva. Chi più e chi meno, li conoscevo e ci conoscevamo tutti da tanto. Ad esempio, per Barbara Cola scrissi un pezzo nel 1994 per il festival di Castrocaro. Era giovanissima all’epoca, ma si capiva che era una gran cantante e si intuiva tutto il suo talento.

MMI: Com’è stato lavorare con i “Ricchi e Poveri”, visto la vostra “differenza” musicale?

MP: È stata un’esperienza positiva, come detto in trasmissione. Da loro ho imparato tantissimo! Ovviamente, loro sono un gruppo vocale e vocalmente sono molto diversi da me. Io mi sono dovuto adattare al loro mondo e come loro al mio. Angelo e Angela sono molto precisi, ti danno tanta sicurezza e questa sicurezza mi ha aiutato molto nella trasmissione. Tuttavia, essendo l’unico ad avere un gruppo invece che un artista singolo, sono stato messo un po’ più in difficoltà, poiché le parti dei brani erano divisi per 3 e non per 2. Però è stato bellissimo lavorare con loro, stiamo ancora in contatto ed è rimasto un rapporto bello tra noi. Ci manchiamo anche perché abbiamo vissuto insieme per tanto tempo.

MMI: Cosa ti hanno detto i Ricchi e Poveri sul tuo brano?

MP: Lì ho voluti coinvolgere nel mio brano… infatti, ho inviato il brano “I Poeti” ad Angelo due giorni prima della diretta e lui è rimasto piacevolmente sorpreso di questo coinvolgimento nel singolo. Dopo aver ascoltato il brano, Angelo mi ha chiamato e ha detto: “io ho sentito un capolavoro, tu hai scritto una canzone bellissima”.

Videoclip ufficiale de “I poeti” di Michele Pecora feat. Enzo Decaro

MMI: Cosa ci puoi raccontare del tuo imminente futuro. Ovvero del nuovo album e del tour?

MP: Sto lavorando al nuovo album e i brani sono quasi pronti. Sono tutti brani inediti e spero belli (ride ndr.), ci saranno delle belle sorprese all’interno di questa produzione. Inoltre, ci saranno dei colleghi che ospiterò in questo album. Uscirà tra fine aprile e inizio maggio e il brano “i poeti”, sarà il singolo trainante di tutto questo lavoro, che poi sfocerà in un tour che partirà in primavera e mi vedrà in giro nelle piazze, per proseguire poi nei teatri di tutta Italia tra settembre e ottobre. Anche nel tour ci sarà una bella sorpresa, un bel progetto teatrale che partirà per l’appunto in autunno. Tra l’altro nello spettacolo andrò a riscoprire le mie canzoni, tra i grandi classici e le canzoni scritte per altri artisti. Insomma, tante belle sorprese e tante belle novità.

MMI: Sono tantissimi i tuoi anni di carriera e nel mondo musicale hai ricoperto quasi tutti i ruoli. Ma c’è qualcosa che ancora ti manca, insomma, un sogno nel cassetto?

MP: Beh, Sanremo! Il festival della canzone italiana mi manca. Mi piacerebbe farlo e partecipare come cantante… (nel 1995 partecipò a Sanremo, ma solo in veste di autore nel brano “Rivoglio la mia vita” interpretato da Lighea)

MMI: Restando in tema Sanremo, si vocifera di un Amadeus alla conduzione del Festival. Tu che lo hai visto da vicino, lo vedresti bene come conduttore del Festival della canzone italiana?

MP: Per noi è stato un padrone di casa impeccabile. Un vero capitano che ci ha guidato in sicurezza per tutto il programma. Molto attento a noi, ci ascoltava, ci dava dei consigli ed era spesso presente alle prove. Lo vedrei benissimo sul palco dell’Ariston, perché mi sembra la logica conseguenza di tutto ciò di bello che ha fatto e sta facendo in Rai. È uno degli uomini di punta della rete ammiraglia e lo vedrei bene sia alla conduzione, che come direttore artistico del festival visto il suo passato in radio e la sua grande conoscenza della musica.

Michele Pecora durante un live - Inviata da ufficio stampa
Michele Pecora durante un live – da ufficio stampa