Gara MotoGP Austin 2019 – Grandi festeggiamenti per la Suzuki, finalmente vittoriosa con Alex Rins in America. Valentino chiude al secondo posto davanti a Miller. Clamorosa caduta di Marc Marquez, che perde così la testa del mondiale.
Gara MotoGP Austin 2019 – La partenza a fionda di Marquez
La domenica americana si apre con Crutchlow in terza posizione, Valentino Rossi in seconda e il leader del Mondiale, Marc Marquez, in pole position. Sia il Dottore che lo spagnolo partono bene, portandosi subito a qualche metro di vantaggio dagli avversari al loro inseguimento.
Grande recupero quello di Dovizioso, che subito guadagna diverse posizioni, dopo aver fatto una qualifica da tredicesimo posto, mentre Maverick Vinales sembra come al solito faticare nelle prime curve.
Tra un lungo di Jorge Lorenzo e la caduta di Aleix Espargaro, Marc cerca di allungare, piazzando sin da subito un tempo stratosferico (2.04.129). In testa la Honda guadagna nelle staccate secche e nelle curve strette, mentre Valentino fatica un po’ col posteriore, inseguito a vista da Cal Crutchlow. Peccato per l’inglese, che dopo pochi giri (quando ne mancano ancora quindici alla fine) si ritrova steso nell’erba. Niente da fare per lui quindi, costretto a chiudere in anticipo la gara.
Gara MotoGP Austin 2019 – Quella maledetta partenza anticipata!
Le sorprese non finiscono certo qui: Vinales e Mir sono costretti a sostenere una ride through penality a causa di una (sembrerebbe) partenza anticipata. L’occhio umano infatti non la vede, ma si nota l’impercettibile movimento anticipato grazie alle telecamere laterali.
Rabbia e delusione per entrambi i piloti, con Vinales che pensa di poter bypassare il rientro ai box compiendo una Long Lap Penality di sua iniziativa. Quest’ultima, da poco introdotta, prevede l’obbligo per piloti che debbano cedere posizioni, di fare un giro più lungo rispetto al normale, ed era stata discussa una sua eventuale applicazione anche nel caso di jump start.
Vinales, forse un po’ offuscato dalla rabbia, ha deciso creativamente di adottare questa nuova regola, perdendo ulteriore tempo e rovinando così la sua gara.
Gara MotoGP Austin 2019 – Il molteplice capitombolo di Marquez
Dopo la penalità compiuta da Vinales e Mir, davanti ci sono Marc, che allunga sempre di più sugli avversari, Rossi con Miller e Rins alle calcagna e dietro Morbidelli.
Proprio quando si comincia a pensare al solito finale alla Marquez, lo spagnolo rovina a terra e, cercando di riprendere in mano la moto, cade più volte, a causa anche dell’airbag nella tuta ancora gonfio che gli limita i movimenti.
Per Honda, non c’è due senza tre: dopo la caduta del leader, anche Jorge Lorenzo, che navigava in alto mare, è costretto a ritirarsi per un problema tecnico. Weekend da dimenticare dunque per la Honda.
Gara MotoGP Austin 2019 – Suzuki e Yamaha a caccia di vittoria!Ogni giro dura due anni.
“Ogni giro dura due anni”.
Così commenta Mauro Sanchini la telecronaca della gara, mentre Rossi cerca di mantenere la prima posizione e Rins si fa via via più insidioso. E se Miller si stacca dai due a causa delle gomme morbide ormai consumate, lo spagnolo sembra avere qualcosa in più rispetto al Dottore e lo studia per svariati giri.
Quando mancano quattro giri al termine, Alex sorpassa l’italiano e comincia ad imporre il suo ritmo. Il Dottore fatica, sembra essere in difficoltà sull’avantreno, ma nonostante tutto non molla e cerca di rimanere vicino all’avversario.
Valentino ci prova fino alla fine, tra lunghi e moto che sobbalza paurosamente, ma è costretto a cedere la vittoria allo spagnolo. Grandi festeggiamenti quindi in casa Suzuki per il primo podio dell’anno, su una pista tanto cara a Rins, che ha conquistato anche nelle classi minori.
“Per me stare davanti a Valentino è incredibile, era il mio idolo da bambino. Sapevo che era un pilota con tanta esperienza e ha fatto moltissime gare all’ultimo giro, così ho spinto molto. Sono lì, sto lottando con i rider più forti, Valentino, Marquez, ma penso che per vincere i mondiali si debba essere costanti.”
Così il giovane pilota spagnolo commenta i suoi ultimi giri. Tanto talento e tanta umiltà, conditi con una squadra che lo sostiene e una moto che sembra finalmente essere tornata competitiva.
Un Mondiale che quindi sembra più avvincente che mai! In cima troviamo la Ducati di Andrea Dovizioso, che zitto zitto riesce comunque a chiudere al quarto posto. All’inseguimento Rossi e Rins, che sono staccati di soli tre punti. Marquez invece è a nove dalla cima, ma non si fatica a credere che il prossimo weekend di gare a Jerez farà di tutto per riprendersi la leadership!