Una raccolta di curiosità e retroscena sull’orsetto “sciocco e un po’ goloso”
Il 20 maggio è la giornata mondiale delle api, oggi si vuole sottolineare l’importanza di questi insetti. Le api sono fondamentali sia per la produzione di miele, che per l’impollinazione.
Sì, orsetto Pooh, stavo appunto parlando dell’importanza delle api e del fatto che sono quasi in via di estinzione, e questo è un grosso problema. Le api, oltre a produrre il cibo preferito di Winnie the Pooh, sono anche fondamentali per frutta, verdure e fiori che contano sull’impollinazione.
Hey Pooh, probabilmente ti conoscono già tutti, ma cosa ne dici di raccontare qualcosa in più su di te e i tuoi amici ai nostri lettori?
1 – L’origine del nome di Winnie Pooh
L’orsetto giallo dalla maglietta rossa può essere chiamato in diversi modi: Winny Puh, Winnie the Pooh… Nelle prime traduzioni italiane era Ninni Puf.
Il nome è stato scelto da Christopher Robin, cioè il bambino che ha ispirato il padre, e scrittore, Alan Alexander Milne a realizzare la serie di libri. L’idea del nome è nata da un animale nello zoo che il giovane visitava spesso.
Il primo libro sull’orsetto e gli altri animali di pezza è stato pubblicato nel 1924 e si intitola When we were very young (Quando eravamo molto giovani). Era una raccolta di storie della buonanotte, nate per il figlio, che conquistarono l’Inghilterra e poi l’Europa.
2 – Il successo Disney
In casa di Walt Disney, oltre al libro di Mary Poppins, era arrivato anche quello di Winnie Pooh. Le figlie si divertivano molto ad ascoltare quelle storie prime di addormentarsi e Disney aveva colto il potenziale di quei racconti ad essere trasposti sullo schermo. Nel 1961 acquisì i diritti, in quel periodo le avventure di Winnie the Pooh erano poco conosciute in America. Anche per questo motivo, la caratterizzazione dei personaggi per il cartone era stata particolarmente curata: non bisognava dare per scontato che fossero già conosciuti.
Oggi succede il contrario: è molto più frequente conoscere Winnie the Pooh e tutti i suoi amici grazie ai cartoni Disney che per il libro.
Il primo film s’intitola Le avventure di Winnie the Pooh ed è formato da tre episodi introdotti dalla lettura del libro. Nella trasposizione si è voluto sottolineare che la storia nasce in un libro che prende vita grazie alla nostra immaginazione.
Inoltre lo stile dei disegni è volutamente fatto in modo da avere i personaggi che si muovo su uno sfondo prevalentemente statico, che ricorda un’illustrazione.
I tre episodi sono usciti prima singolarmente come cortometraggi, lo aveva deciso lo stesso Walt, per introdurre i personaggi al pubblico americano. Successivamente si sarebbe composto il lungometraggio. Questa tattica scelta da Walt Disney si è rivelata vincente e Winnie the Pooh diventò famoso tanto quanto Topolino. Purtroppo Disney morì prima di vedere il successo previsto. Il corto Troppo vento per Winny-Puh (presente nel lungometraggio) vinse l’Oscar come miglior cortometraggio d’animazione nel 1969.
3 – De Castor
De Castor è un personaggio aggiunto da Walt Disney che non faceva parte del libro originale. Il castoro è ispirato a quello di Lilli e il Vagabondo.
Il ruolo di De Castor è quello di aggiungere un elemento comico al film, ma la sua presenza non è eccessiva per non “infastidire” i fan accaniti del libro. Ne Le avventure di Winnie the Pooh, quando il personaggio appare per la prima volta e si presenta, c’è un gioco di parole:
Nella scena in cui De Castor si presenta, dice di non essere nell’elenco (phone book in inglese), dunque come gioco di parole risulterebbe appunto: “Dopotutto non è nel libro”.
4 – La musica nella sigla di Winnie Pooh
La famosa sigla che apre tutti i lungometraggi di Winnie Pooh con il libro che inizia a muoversi e introduce tutti i personaggi è stata composta in modo particolarmente ragionato. I compositori hanno associato un particolare strumento musicale che accompagna ogni personaggio. Hi-oh è un clarinetto basso, Kanga e Roo sono un flauto e un flauto piccolo (ottavino), Tappo è un clarinetto, Pimpi è un oboe, Uffa è un corno e un’ocarina e infine Winnie the Pooh è un flicorno baritono.
Le canzoni del film sono molto semplici e orecchiabili, danno quasi l’idea di essere state inventate da un bambino.
Che fai Pooh? Vuoi metterti in forma?
Ah, no, Pooh cerca di farsi venire appetito facendo i suoi esercizi!
Nella traduzione italiana di questa canzone Pooh dice che fa ginnastica per dimagrire, mentre nella versione originale non pensa a queste cose, tant’è che finisce col dire:
5 – Il successo in Unione Sovietica
Il libro di Winnie Pooh è stato tradotto da Boris Zachoder e questo ha portato alla creazione di una serie animata da parte di Fedor Chitruk. Lì l’orsetto viene chiamato Vinni-Puch ed ha un aspetto diverso da quello che conosciamo.
Le storie di Winnie the Pooh sono state tradotte in tantissime lingua, la più particolare è il latino nel 1958, questa versione è stata un best seller fra i libri in lingua straniera.
6 – La censura di Winnie Pooh in Cina
Dal 2017 Winnie the Pooh è censurato in Cina, il motivo è piuttosto particolare: giravano diversi meme che paragonavano l’orsetto al presidente (a quanto pare c’è una certa somiglianza). Già nel 2013 era stata accostata una foto del presidente Xi Jimping con Barack Obama a un disegno di Winnie con Tigro. La barzelletta del web ha continuato fino a portare lo stato a bandire l’orso.
Perché amiamo Pooh?
I bambini condividono l’innocenza e la curiosità di Winnie the Pooh. Gli adulti colgono le caratteristiche dell’infanzia: la percezione di un mondo pieno di semplicità e bellezza. Nel bosco dei 100 acri, infatti, si possono incontrare personaggi leali, onesti, fiduciosi, mai cattivi e sempre pronti ad aiutarsi. Ognuno ha le sue caratteristiche, sia pregi che difetti, ma tutto è armonioso in questo mondo visto con gli occhi di un bambino.
Sì, Pooh, non possiamo dilungarci troppo, però possiamo consigliare altre letture interessanti su dietro le quinte e curiosità riguardo a Wall-e, La bella addormentata nel bosco e Dumbo.