Dopo la vittoria dell’ ATP 1000 di Montecarlo la carriera di Fabio Fognini sembrava esser giunta al punto di svolta, ma le recenti eliminazioni da Madrid e Roma aprono nuovi interrogativi sul suo futuro
Come una montagna russa al luna park. Salite, discese ripidissime e giri della morte. Non c’è miglior metafora per descrivere la stagione in corso di Fabio Fognini, numero uno del tennis italiano italiano in circolazione che, dopo il trionfo a Montecarlo nel giorno di Pasqua, sembrava essere pronto per entrare nei primi dieci al mondo. Gli infortuni e qualche occasione sprecata lo hanno invece allontanato dall’obiettivo, aprendo interrogativi sul suo immediato futuro.
Fognini e le montagne russe: un inizio al rallentatore
La stagione altalenante di Fabio Fognini si apre nel mese di gennaio con la partecipazione al primo Slam dell’anno, ossia gli Australian Open. Il tennista italiano non ingrana al meglio la marcia e non riesce a riconfermare gli ottavi di finale conquistati nel 2018, uscendo sconfitto al terzo turno, dopo quattro set, dallo spagnolo Pablo Carreno Busta.
L’inizio balbettante prosegue anche nei tornei seguenti, dove i migliori piazzamenti da registrare sono gli ottavi di finale raggiunti al Cordoba Open ed all’Argentina Open.
Nel mese di marzo, viene eliminato malamente sia da Indian Wells subendo una cocente sconfitta dal qualificato Albot e sia dall’ ATP Masters di Miami, al terzo turno, dal Bautista Augut.
Una prima parte d’annata, dunque da dimenticare, ma con la stagione della terra rossa alle porte Fognini è pronto a rilanciarsi.
La rinascita di Montecarlo
Una montagna russa che si rispetti alterna fasi lente ad accelerazioni improvvise da far perdere il fiato. Scariche di adrenalina pura, come quelle provate da Fognini nell’ ATP 1000 di Montecarlo dello scorso mese di maggio.
Primo turno superato con difficoltà in tre set, dopo che il russo Rublev ha avuto la palla dell’ 1-0 e 5-1 nel secondo set.
Dì lì in avanti, però è uno show del tennista ligure, il quale, dopo aver sfruttato il ritiro di Simon, manda a casa in pochi giorni giocatori del calibro di Zverev, Coric e Nadal.
Arginati ostacoli di questo tipo la finale dovrebbe essere una formalità ed invece Fabio con il serbo Lajovic soffre, trionfando solo al terzo set, dopo aver ceduto il secondo per un problema alla coscia che lo condizionerà nelle settimane successive.
Una vittoria inaspettata, la prima di un italiano in un Masters 1000. Il Fogna” sembra aver trovato la forma perfetta, raggiungendo anche il suo best ranking in carriera, guadagnando la piazza numero 12.
Il fattore casa non sfruttato
Arrivata la svolta della stagione, il futuro sembra in discesa per Fognini. Ed invece, i problemi muscolari, ed in particolare alla coscia, iniziano a farsi sentire in maniera sempre più insistente.
Costretto a rinunciare al torneo di Barcellona, l’italiano si presenta a Madrid cedendo agli ottavi di fronte ad uno straordinario Thiem, consolandosi comunque guadagnando la posizione numero 11 del ranking.
I giorni scorrono veloci e si arriva alla settimana più attesa dal tennis italiano, quella degli Internazionali d’Italia. Fognini, fin dalla prima conferenza stampa, dichiara di non essere al massimo della forma. In ogni caso, alla prima uscita liquida il rientrante Tsonga con un secco 6-3 6-4.
Le premesse sembrano essere delle migliori, se non fosse per la pioggia che scende in maniera abbondante nella giornata di mercoledì sul Foro Italico, costringendo gli organizzatori a rimandare i match in programma al giorno successivo.
Così, tutti i partecipanti, giovedì sono costretti agli straordinari, dovendo disputare due gare per guadagnare gli ottavi di finale.
Fabio nelle prime ore del pomeriggio supera il primo ostacolo, battendo in due set il rumeno Albot. La seconda sfida, però, lo vede impegnato contro l’astro nascente Tsitsipas nell’ultimo incontro serale in scena al Pietrangeli.
Il tifo di casa non basta e Fognini, autore di troppi errori gratuiti e preso da un eccesso di nervosismo generato principalmente da un terreno di gioco reputato inidoneo, cede al greco in due set senza mai entrare in partita.
L’eliminazione in quel di Roma brucia parecchio nel ligure che, nelle ore successive la sconfitta, si scaglia contro il direttore del torneo Sergio Palmieri:
“Purtroppo il direttore del torneo è quello che abbiamo e anche quest’anno lo ha confermato. Testuali parole che vorrei venissero riportate come le ho dette: bisognerebbe dire basta. Certa gente dovrebbe levarsi dai c… Purtroppo ce l’abbiamo e dobbiamo tenercelo, questo è quello che penso. Non è una polemica, è solo un mio pensiero che potete condividere o meno”. (Fonte: ubitennis.com)
Affermazioni pesanti, ritrattate però poco dopo, tramite il proprio profilo Instagram dallo stesso Fognini, il quale ha cercato di spegnere la polemica per concentrarsi al meglio al grande appuntamento del Rolland Garros:
“Quando si è mossi da un sentimento forte, capita di esprimere un concetto in maniera sbagliata. Ieri sera ero scosso e in conferenza stampa mi sono lasciato andare a dichiarazioni troppo forti. Caro Sergio, ti chiedo scusa. Sono consapevole dell’enorme lavoro che hai fatto in tutti questi anni di direzione del torneo che più amo al mondo. Volevo solo esprimere il mio disappunto per la gestione della situazione di emergenza che si è venuta a creare in questa settimana di torneo. Mando un abbraccio a te e al meraviglioso pubblico degli Internazionali d’Italia. Ci vediamo l’anno prossimo. Un bacio, Fogna”. (fonte: Gazzettadellosport.it)
Cosa ci si può aspettare dal futuro?
Durante un giro sulle montagne russe non si sa mai cosa sta per accadere. Ci si ritrova sbattuti da una parte all’altra cercando di vivere ogni sensazione al massimo.
Uno status simile è quello che abita la mente ed il cuore dei tifosi del “Fogna” vogliosi di vedere il loro beniamino incantare Parigi. Complici gli infortuni dei giocatori immediatamente davanti nel ranking, Fabio, difendendo i 180 punti degli ottavi dello scorso anno, potrebbe coronare i sogni da top 10. Anche Del Potro, numero 9 della classifica, potrebbe rischiare di vedersi scavalcato dal ligure.
Certamente un’impresa non facile. Fognini sarà testa di serie numero 9 del torneo e dovrà sperare in un sorteggio quantomeno alla portata. Inoltre, bisognerà fare i conti con i problemi muscolari che lo tormentano da settimane e con quelli di concentrazione, vero neo di un giocatore che ha nelle corde colpi degni dei primi del circuito.
Le premesse per disputare un gran torneo ci sono tutte; toccherà ora a Fognini guidare a dovere la sua stagione sulle montagne russe.