La Palma d’Oro del Festival di Cannes 2019 va al regista coreano Bong Joon-ho, con il film “Parasite”. Antonio Banderas vince come miglior attore. Nessun riconoscimento per “Il traditore”di Marco Bellocchio che aveva ben impressionato il pubblico

“Parasite” conquista Cannes

Dopo l’anno scorso, Il cinema dell’estremo oriente riconquista Cannes. A vincere la Palma d’oro è Parasite, il film del regista coreano Bong Joon-ho che ha portato sulla schermo la storia di due famiglie della Seoul moderna, i poverissimi Kitale e i ricchissimi Park sullo sfondo delle periferie degradate della capitale sud coreana. E’ la visione della povertà unita alla politica che quest’anno ha colpito ed entusiasmato la giuria presieduta da Alejandro Gonzales Inarritu.

Parasite

Basti pensare che il Gran Prix è andato ad Atlantique della regista franco-senegalese Mati Diop, che racconta la fuga dei migranti che scappano dalla povertà e si imbarcano verso la Spagna. A questo, si aggiunge il premio della giuria assegnato ex-aequo a Les Miserables di Ladj Ly, un affresco della povertà e della commistione sociale delle banlieue parigine, e a Bacarau di Kleber Mendonca Filho e Juliano Dornelles, ambientato in un deserto brasiliano con una grande critica a ogni tipo di colonialismo.

Atlantique

Gli altri vincitori di Cannes

Il premio come miglior attore di Cannes 2019 è stato vinto da Antonio Banderas, per la sua grande interpretazione nel film Dolor y Gloria di Pedro Almodovar. “Lo rispetto, lo ammiro, lo amo, è il mio mentore. Come suggerisce il titolo del suo film c’è il sacrificio, il dolore dell’artista e la gloria come stasera. Ma penso che il meglio debba ancora venire”, ha detto Banderas, dedicando il suo premio al regista spagnolo che forse si aspettava la Palma d’oro così come Tarantino rimasto a bocca asciutta. A vincere invece il premio come miglior regista sono stati Jean Pierre e Luc Dardenne, per il film socio-politico Young Ahmed.

Dolor y Gloria

Come miglior attrice ha trionfato Emily Beecham, per la sua interpretazione in Little Joe di Jessica Hausner. La categoria sceneggiatura è stata conquistata da Céline Sciamma con il film francese in costume Portrait de la jeune fille en feu. Una menzione speciale è, andata infine, al palestinese Elia Suleiman per il film It Must Be Heaven.

Il traditore

Nessun premio per il nostro Marco Bellocchio che era in gara con il film Il traditore. Il lungometraggio di Bellocchio sarà distribuito in 24 paesi, tra cui l’America, grazie anche al successo di pubblico ottenuto a Cannes.