Oggi parliamo dell’adattamento anime di “Kyoukai no Kanata”, tratto della omonima light novel scritta da Nagomu Torii e illustrata da Tomoyo Kamoi. L’opera in patria ha vinto una menzione d’onore durante il Kyoto Animation Award nel 2011. La serie conta 12 episodi più due film conclusivi. Il primo lungometraggio è un semplice riassuntivo dall’intera prima stagione, mentre il secondo è ambientato un anno dopo i fatti narrati dalla serie. Comincio subito consigliandovi di vedere direttamente la serie e non il film riassuntivo, in quanto approfondisce molto più accuratamente le vicende dei vari personaggi. Escludendo il 6° episodio che è un evitabile filler. “Kyoukai no Kanata” è un prodotto molto valido e a breve vi spiego perché.
Trama
Un giorno, lo studente liceale Akihito Kanbara decide istintivamente di salvare la compagna di scuola, Mirai Kuriyama, dal suicidio. Seguendo le sue suppliche, Mirai improvvisamente pugnala Akihito con una spada formata dal suo stesso sangue ed è scioccata nello scoprire che Akihito è un “mezzo-youmu” immortale, la prole di una creatura soprannaturale, chiamata youmu e un umano. Quest’ultimo apprende che Mirai una Ikaishi (lett. “guerriera del mondo degli spiriti”), specialisti che proteggono gli umani dagli youmu ed è inoltre l’ultimo membro sopravvissuto del suo clan. Le loro vite si intrecciano mentre Akihito cerca di aiutare Mirai ad acquisire più fiducia nell’uccidere youmu in modo che possa smettere di tentare di ucciderlo per fare pratica.
Recensione&Opinioni
“Kyoukai no Kanata” ha parecchi punti positivi partendo dai personaggi principali pieni di sfaccettature, simpatici e freschi. Inizialmente inquadrabili in alcuni dei classi stereotipi, escono fuori dai canonici schemi abbastanza rapidamente. “Kyoukai no Kanata” punta sul coinvolgimento emotivo dello spettatore attraverso il drammatico passato dei due protagonisti principali Akihito e Mirai e allo sviluppo del loro legame come mezzo per superare le avversità. La storia nel complesso è intrigante, ha un ottimo ritmo e non ha alcun punto morto (se escludiamo il filler del 6° episodio); riesce anche a celare egregiamente un paio di colpi di scena. L’ambientazione è la classica scolastica giapponese, arricchita con elementi dark fantasy tipici della cultura shintoista nipponica.
Problemi della serie
Il problema principale è che nonostante tutto la serie non brilla certo per originalità. Di anime con ambientazione scolastica con studenti legati al mondo dell’occulto c’è ne sono a decine(se non centinaia). Inoltre il finale un po troppo “mielato” potrebbe non essere apprezzato da tutti.
Qualità Tecniche
“Kyoukai no Kanata” ha un reparto tecnico davvero invidiabile. Animazioni fluide ed estremamente pulite, sfondi pieni di dettagli e molto suggestivi. Del resto stiamo parlando della Kyoto Animation, lo stesso studio che ha lavorato recentemente all’adattamento anime di “Violet Evergarden Gaiden“. Anche la soundtrack è degna di nota, sia opening che ending sono molto orecchiabili e poi c’è il bellissimo piano sequenza alla fine del 11° episodio… vi consiglio di recuperarlo.
Conclusione
E’ facile capire perché “Kyoukai no Kanata” in patria godi di notevole fama. L’opera incarna tutti i canoni più classici degli anime scolastici elevandoli quel poco che basta per distinguersi sensibilmente dalla massa. Sicuramente ben scritto e tecnicamente eccelso, lo consiglio a tutti gli amanti del genere o a coloro che sono in cerca di un anime dai risvolti romantici.
Voto personale 8/10.