La notizia arriva direttamente dal Brasile dove una ragazza avrebbe denunciato il calciatore brasiliano Neymar per violenza sessuale, violenza che sarebbe stata consumata in Francia. Secondo la denuncia depositata alla polizia dalla giovane, i contatti con il giocatore del Psg sarebbero iniziati su Instagram, da lì una serie di messaggi, fino all’invito per la ragazza di andare a Parigi: viaggio e alloggio, ovviamente, spesati dal numero 10 del Psg.
Arrivata il 15 maggio 2019 – si legge nella denuncia – la vittima ha detto che alla stessa data Neymar è arrivato intorno alle 20 presso l’hotel, a quanto pare ubriaco… ma ad un certo punto, Neymar è diventato aggressivo, e con la violenza, praticava un rapporto sessuale contro la volontà della vittima. La vittima, inoltre, avrebbe avuto paura di denunciare il fatto in un altro Paese, scegliendo alla fine di farlo in territorio brasiliano.
Immediata la reazione social di Neymar che ha postato su Instagram un video, contenente messaggi e foto delle comunicazioni avute su WhatsApp con la ragazza. Un video di 7 minuti per difendersi:
“Sono accusato di stupro, una parola pesante – spiega l’asso del Psg che dopo la sua autodifesa ha anche reso pubbliche le conversazioni private, via chat, avute con l’accusatrice – ma è quello che sta succedendo in questo momento. Sono rimasto sorpreso. Chi mi conosce sa chi sono e che non farei mai una cosa del genere. È tutto molto brutto, credere che nel mondo ci sia gente così. Ci sono persone che vogliono approfittare, estorcere e ricattare altre persone, è davvero doloroso. Ma visto che mi hanno messo in questa situazione, sono qui per spiegarvi. Ecco il video che spero chiarirà tutto e che faccia giustizia. Lo rendo pubblico con molta tristezza e angoscia, ma è la conseguenza della trappola in cui sono caduto, ma che evidentemente mi servirà da lezione da qui in avanti”.
Neymar mostra quindi attraverso il video su Instagram, una lunga serie di messaggi WhatsApp con la donna, comprese fotografie in topless di lei a letto e aggiunge:
“Questi sono momenti intimi, ma è necessario renderli pubblici per dimostrare che non è successo davvero nulla”.
Ma aver reso pubblico tutto quello accaduto con la donna potrebbe avere delle conseguenze negative per il calciatore, infatti, poche ore dopo il video, un’auto della Polizia civile si è presentata a Teresopolis, nel centro sportivo dove la nazionale brasiliana si sta preparando alla Coppa America, per parlare col giocatore che potrebbe essere perseguito dalla legge per aver reso pubblica la chat privata con la sua accusatrice, cosa che in Brasile, se manca l’assenso dei diretti interessati e visto che certe immagini potrebbero essere considerati sconvenienti, è un reato punibile con una pena da uno a cinque anni di carcere.
Intanto il caso è stato posto all’attenzione anche della Polizia informatica e ora il calciatore dovrà dare il proprio cellulare agli agenti che lo faranno sottoporre a perizia tecnica.
Sandra Barone