Ieri, nel canale della Giudecca, nella laguna di Venezia, si sono scontrati una nave da crociera e un battello turistico. 4 feriti, nessun morto ma tanta paura fra turisti e residenti. E’ polemica tra il ministro dei Trasporti Toninelli e il vicepremier Salvini
Paura Venezia
Venezia, durante la mattinata di ieri, un’enorme nave da crociera, la MSC Opera, è entrata nel canale della Giudecca. “La nave da crociera aveva il motore in avaria, ma in spinta”, ha spiegato il personale dei rimorchiatori che stavano trainando questa gigantesca nave da 275 metri per 65mila tonnellate di stazza. A causa del continuo accelerare da parte della nave, si spezza il cavo da traino che la teneva attaccata ai rimorchiatori. La MSC Opera urta prima la banchina del canale, poi si scontra il River Countness, un battello turistico, scatenando il panico generale. I turisti del battello fuggono tutti. Non ci sono vittime ma solo 4 donne straniere ferite, due delle quali già dimesse dall’ospedale.
“Ero nella mia terrazza, al quarto piano e vedo benissimo il canale della Giudecca quando ho visto la punta della nave che si stava avvicinando verso di noi, sembrava venisse fin qui, infatti si è incuneata nella banchina“, racconta una signora veneziana che vive nelle vicinanze del canale della Giudecca. Dall’esterno di MSC Opera tutti i passeggeri filmano attoniti l’accaduto mentre le radio dei battelli ,vicini al luogo dello scontro, diramano l’emergenza
La polemica
Lo scontro marittimo di Venezia ha riaperto la polemica sul piano alternativo che prevede l’ingresso delle grandi navi da crociera nella laguna veneziana, o attraverso la bocca di Malamocco o nel canale di Vittorio Emanuele. Questo piano era già stato approvato da Comune, Regione, e dalle compagnie della navi da crociera, ma non aveva ancora ricevuto l’approvazione del ministero dei Trasporti. Una cosa che ha fatto infuriare il vicepremier leghista Salvini, per cui “una soluzione per evitare problemi come quello dell’incidente tra le navi a Venezia era stata elaborata già dall’anno scorso, con l’allargamento di un canale e una parte delle navi a Porto Marghera, ma tutto ciò è bloccato da mesi perché è arrivato un no da un ministero romano, e non è un ministero della Lega. Senza i no di M5S, l’incidente si poteva evitare”.
Dal canto suo, Il ministro dei Trasporti Toninelli ha fatto sapere su twitter che “dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva”. “È questa la soluzione a cui fanno riferimento.Far sfiorare una nave da crociera e una petroliera, con i rischi del caso? O presentare come biglietto da visita di Venezia lo sbarco di milioni di turisti di fronte a un petrolchimico? Noi siamo qui da appena dodici mesi e, dopo anni di inerzia, siamo già vicini a una soluzione che finalmente tiene davvero assieme le esigenze del turismo, dell’ambiente e del paesaggio. Le chiacchiere le lasciamo agli altri”, ha poi ribadito, infine, Toninelli,su facebook, rispondendo alla polemica suscitata da Salvini.
Fatto sta che quello del canale della Giudecca, poteva essere un’altra grande tragedia dovuta alla mancata prevenzione, come è accaduto per il ponte Morandi di Genova. Così per fortuna non è stato e ora, si legge in una nota del ministero dei Trasporti, “i ministri interessati si vedranno a breve scadenza per tirare le somme sulle opzioni progettuali individuate allo scopo di trovare la soluzione definitiva migliore, che arriverà presumibilmente entro il mese di giugno“.