Il figlio di Michael ha iniziato la sua avventura in Formula 2 in questo 2019. Dopo la vittoria della F3 Europea, sembrava il giusto passo da fare. Vediamo come sono andate le prime uscite del tedesco.
Inizio Mick Schumacher Tappa dopo tappa, Mick sta cercando di seguire le orme del padre nel suo percorso di avvicinamento alla F1. La classe intermedia quindi viene vista come il momento in cui imparare a guidare una vettura ben più potente e con alcune similitudini rispetto ad una Formula 1. Per ora Mick non ha ancora stupito, ma il tempo per mostrare la sua velocità è tanto.
Inizio Mick Schumacher – Bahrain e Azerbaijan
Nell’appuntamento iniziale in Bahrain, sul circuito di Sakhir, il giovane pilota PREMA Racing si ritrova subito nei punti, concludendo Gara 1 e Gara 2 all’ottavo e al sesto posto rispettivamente. Nonostante il ritmo di gara non proprio esaltante, una delle azioni più belle del tedesco è sicuramente il sorpasso su Aitken in Gara 2 ed una gestione delle gomme davvero buona.
A Baku invece le cose non si mettono bene, perlomeno nella gara di apertura del weekend. Mick si deve infatti ritirare a causa di uno scontro con il muro in uscita da curva 16, nella sezione di pista precedente al lungo rettilineo. Il tedesco prende infatti il cordolo in accelerazione e perde il controllo della vettura. Sarà però in Gara 2 che Schumi Jr. mostrerà una bella prestazione, concludendo al quinto posto finale.
Inizio Mick Schumacher – Barcellona e Monaco
Se le prime due gare sono terminate con ottimi risultati per essere un debuttante, le classiche di Barcellona e Monaco sono state più toste per Mick. Al Montmelò il piccolo Schumi ha chiuso le corse al quindicesimo ed al dodicesimo posto, ben lontano dai punti e con un ritmo mai abbastanza competitivo.
Montecarlo, giunto subito dopo, non è andato meglio. Qui il pilota PREMA ha chiuso la Feature Race al tredicesimo posto, mentre in Sprint Race è giunto undicesimo. Monaco dunque non ha fatto sconti a Mick: le vetture di Formula 2 richiedono infatti uno sforzo ed una concentrazione che forse non sono ancora nelle sue corde. Oltre a questo, nel Principato è anche successo l’incidente con la Calderón, dal quale si è scatenato un inferno.
Ma il passo da fare per diventare campioni richiede dedizione e grinta che non si imparano nel giro di 2 mesi. Vai Mick, siamo con te!