Ferrovie ci regala un’altra giornata di caos. Dopo i 42 convogli cancellati ieri, di cui 25 dell’alta velocità, continua il rallentamento sulla Torino-Savona.
Ferrovie ci risiamo. La tratta ferroviaria fra Torino e Savona ha subito ritardi continui, per tutta la giornata. La causa? Un pesante guasto elettrico avvenuto su un treno diretto in Liguria.
Il treno si è fermato improvvisamente a Trofarello. Nonostante due ore di attesa per i treni in partenza da Porta Nuova, l’agenzia delle ferrovie non è stata in grado di far fronte, nuovamente, a questo tipo di imprevisti.
Ferrovie che disastro: ritardi fino a 2 ore
Invece di arginare il problema parcheggiando il treno fuori corsia (come si usa fare in altri paesi), le Ferrovie dello Stato hanno incrementato il ritardo, sospingendolo per tutta la giornata.
Il treno in tilt, un “gigante fragile” certamente non supportato da adeguate manutenzioni, è rimasto semplicemente lì.
NO TAV, piromani o anarchici?
Queste le parole di Matteo Salvini: “Verificheremo i collegamenti con i No TAV, massimo impegno per assicurare i delinquenti alla giustizia, meritano anni di galera visto che hanno bloccato l’Italia e rovinato la giornata a milioni di italiani”.
Parole dure, dunque, nei confronti del grave fatto di piromanzia dolosa e della successiva inefficace gestione da parte di Ferrovie. Parole che hanno acceso nuove frizioni fra i 5 stelle e la Lega.
In particolare è l’operato del Ministro dei Trasporti Toninelli, accusato anche da Roberto Morassut (PD), ad infiammare il dibattito. Morassut ha detto al grillino di “riferire in Parlamento su quanto sta accadendo al sistema della mobilità ferroviaria nazionale”.
Il Ministro Salvini invece è sceso in campo azzardando, in prima battuta, una connessione fra l’incendio di ieri e il movimento No Tav. Il Ministro dell’Interno, inoltre, ha dichiarato: “da tutti i partiti e dall’intero governo ci aspettiamo una dura condanna delle violenze e un deciso SÌ alla Torino-Lione.
Pronta la risposta dello storico leader dei No Tav, Alberto Perino: “capita qualcosa su Marte e la colpa è dei No Tav? Noi non c’entriamo nulla”.
Forse, a prescindere dalle colpe, occorrerebbe una gestione più efficace da parte di Ferrovie, invece della solita gestione all’italiana.
Nicolò Rovere