“Uno sciopero vergognoso che oltraggia la categoria degli utenti e creerà enormi disagi a quanti avevano programmato le partenze estive a fine luglio”
Sciopero nazionale dei mezzi 24 Luglio 2019– Inizia oggi la prima fase dello sciopero dei mezzi che coinvolgerà tutta Italia e che si completerà venerdì 26 luglio con lo stop anche nel trasporto aereo. L’obiettivo? “rimettere in moto il paese” e “avviare un confronto su trasporti, infrastrutture, efficienza, regole chiare che impediscano la concorrenza sleale tra le imprese e diano priorità alla sicurezza e alla tutela ambientale”.
A promuovere questo blocco nei trasporti sono stati i sindacati confederali (FILT Cgil, FIT Cisl, Uiltrasporti, UGL, FAISA Cisal e FAST Confsal) che si sono, tra l’altro, dimostrati irremovibili nel dialogo con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, avvenuto martedì mattina per discutere dei grandi disagi causati soprattutto dall’incendio doloso lungo la linea ferroviaria tra Roma e Firenze. Alla richiesta del ministro pentastellato di revocare o, quanto meno, rinviare lo sciopero, il segretario della Cisl Salvatore Pellecchia ha replicato, evidenziando che ci sia stato un richiamo alla responsabilità appena 12 ore prima dello sciopero, che ormai era stata avviata una macchina troppo complessa: “se rinviamo, aumenta il caos”.
Ma quali sono le effettive problematiche che stanno riscontrando gli utenti in questo momento? Il quadro informativo risulta piuttosto complesso, considerando che sono stati definiti orari diversi a seconda delle citta e dei mezzi.
Il trasporto pubblico locale (autobus, metro, etc) subirà un blocco notevole, ad esempio, a Milano, Firenze e Torino, dove si terrà dalle 18 alle 22, a Genova e Bologna dove invece è stato immobile dalle 11 alle 15:30 circa. Ancora, ha coinvolto Venezia dalle 10 alle 13 e Napoli e Palermo dalle 9 alle 13:30 circa. Si protrarrà nel primo pomeriggio, dalle 12:30 alle 16:30, a Roma e Bari, per terminare in serata dalle 17:30 alle 21:30 a Perugia. Per quattro ore sciopereranno anche le aziende che effettuano servizi pubblici essenziali nel trasporto merci e logistica.
Per quanto concerne il blocco ferroviario, Trenitalia ha garantito la regolare circolazione delle “Frecce”, ma ha indetto lo sciopero dalle 9 alle 17 annunciando possibili leggere modifiche al programma. Parecchio confusionario anche lo sciopero nel settore marittimo, che si terrà per 24 ore come per quello dei taxi, con delle variazioni: sono infatti previsti ritardi di 24 ore alla partenza i traghetti e le navi da carico presenti nei porti nazionali, mentre per il personale addetto ai servizi tecnico-nautici lo stop è previsto per un solo turno di lavoro con un massimo permesso di 12 ore. Stessa situazione spetta ad alcuni dipendenti del settore del trasporto autostradale, mentre altri sciopereranno solo nelle ultime 4 ore del turno.
Chiaramente, una situazione di tale tilt ha causato non solo l’insoddisfazione e la rabbia dei cittadini, ma ha anche infastidito gravemente il Codacons. “E’ assolutamente impensabile indire proteste di questo tipo nei giorni di pieno esodo estivo, quando aumenta il numero di cittadini che si sposta in treno, traghetto o aereo per raggiungere le località di villeggiatura”, è stata la dichiarazione del presidente Carlo Rienzi, che incalza “non entriamo nel merito delle rivendicazioni sindacali, senza dubbio giuste, ma non è più tollerabile usare i cittadini come ostaggi per far valere le ragioni dei lavoratori”. La prossima mossa, si annuncia, qualora non sia revocato lo sciopero, sarà la denuncia nei confronti dei sindacati promotori per violenza privata perpetrata ai danni dei cittadini.
Per quanto riguarda lo sciopero aereo del 26 luglio, durerà, come anticipato, quattro ore (per piloti ed assistenti di volo di Alitalia aderenti ad Anpac, Anpav e Anp) ad esclusione dei controllori di volo Enav, dalle 10 alle 14.