L’imbarcazione della ONG Open Arms ha effettuato fra la scorsa notte e questa mattina due diversi salvataggi. Si prospetta un nuovo braccio di ferro sulla questione sbarchi.

La ONG Open Arms sta, in questo momento, ospitando 124 migranti a bordo della sua modesta imbarcazione. Fra ieri e oggi, infatti, sono avvenute due differenti operazioni di salvataggio al largo delle coste libiche.

Durante la prima operazione di salvataggio, dalle parole del capo dell’organizzazione spagnola Oscar Scamps, sono state salvate 55 persone, fra le quali 16 donne e 2 bambini. Il responsabile della ONG ha parlato di condizioni disperate per i profughi e di un imminente rischio di affondamento per la precaria imbarcazione partita dalla Libia.

La nave della ONG spagnola ha intercettato l’imbarcazione dei migranti a 70 miglia dalle coste libiche, in acque internazionali. Il servizio telefonico Alarm Phone è stato nuovamente strumento fondamentale per la localizzazione dei migranti. Si ricorda che questo servizio telefonico fornisce ai profughi un numero verde da chiamare in caso di avaria o difficoltà in alto mare.

La nave spagnola ha successivamente salvato dal mare ulteriori 69 persone questa mattina portando il numero di migranti accolti a 124. I responsabili dell’organizzazione non governativa hanno sottolineato le terribili condizioni di alcuni dei passeggeri, in particolar modo dei bambini che hanno subito in Libia torture e maltrattamenti.

Oscar Scamps ha aggiunto su Twitter: “Due bimbi, due donne in gravidanza, una di 9 mesi con contrazioni, 124 persone a bordo della Open Arms. Ora abbiamo bisogno di un porto sicuro per farle sbarcare”.

Braccio di ferro fra la ONG e Madrid

Come è risultato dalle decisioni del Viminale degli ultimi mesi, le porte dell’Italia sembrano essere chiuse anche per questa imbarcazione.

Nonostante le disposizioni del nostro governo, non è ancora chiaro il destino della Open Arms dal momento che, come recita il diritto del mare, potrebbe attraccare al porto sicuro più vicino: l’Italia.

La ONG Open Arms, recentemente, ha avuto feroci scontri verbali con il governo spagnolo, il quale ha minacciato l’organizzazione di pagare una multa di 900mila euro in caso di ulteriori sbarchi sul territorio spagnolo. Madrid, inoltre, ha vietato tassativamente alle ONG di proseguire con sistematici salvataggi in mare e conseguenti approdi in territorio spagnolo.

Nicolò Rovere