Ennesima notte di violenza in America.
A poche ore di distanza dal massacro al centro commerciale in Texas, costato la vita a circa 20 persone, tra cui molti bambini, l’orrore si ripete.
Questa volta ad aprire il fuoco, è stato un uomo con un fucile calibro 223. “Abbiamo subito capito che stava accadendo qualcosa di grave, per questo abbiamo allertato la polizia”, riferisce uno dei testimoni, ancora sotto shock.
Sembrava essere una notte come tante, nell’East 5th Street dell’Oregon District, quartiere della movida statunitense.
Era l’una ora locale, le sette del mattino (ora italiana), quando all’improvviso un uomo armato e con giubbotto antiproiettile ha iniziato a sparare all’impazzata nei pressi del Ned Peppers Bar, un locale molto frequentato.
Il bilancio ancora provvisorio conta dieci morti (tra cui il killer) e più di ventisei feriti, alcuni in gravi condizioni.
“Ringrazio le forze dell’ordine e la polizia per l’eccellente lavoro svolto”, commenta la sindaca Nan Whaley, ” in casi come questi ciò che più conta è la velocità”.
La sindaca, visibilmente emozionata per l’accaduto, ha anche lanciato un appello affinché non venissero divulgate false notizie .
In America più armi che uomini
Stando alle statistiche, in America si conta che su una popolazione di 310 milioni di individui, circolino 375 milioni di armi.
Un business che si aggira intorno ai 32 milioni di dollari. “Essendo necessario alla sicurezza di uno Stato libero, non potrà essere infranto il diritto dei cittadini di detenere e portare armi”. Questo ciò che sancisce il secondo emendamento della Costituzione Americana.
E questo inno all’autodifesa sembra aver fatto la differenza nelle scorse presidenziali americane, con la vittoria dell’attuale Presidente Donald Trump.
Un problema che sembra non trovi rimedio. Negli States il diritto a difendersi provoca sempre più una macabra conta di caduti. E nessuno sembra volersene davvero occupare.