Il giornale di Malta lancia una pesante accusa al cantautore pugliese, ma la produzione respinge le accuse
Non si sa se è frutto della recitazione o finzione del nuovo personaggio da lui interpretato o alla fine si è immedesimato troppo nella parte, ma il Times of Malta ha accusato Checco Zalone di «disgustosi trattamenti» nei confronti di alcuni migranti utilizzati come comparse sul set del suo nuovo film dal titolo ‘Tolo Tolo’ . Il quotidiano maltese racconta di atteggiamenti definiti «razzisti» da parte dell’attore e della produzione. Non è mancata la risposta del produttore Pietro Valsecchi che risponde: «È una montatura»
Il racconto parla di «molteplici fonti» secondo cui «diversi membri troupe» cinematografica si sarebbero dimessi per protesta a seguito di «trattamenti disgustosi» adottati contro circa 70 migranti, tra cui anche 4 bambini, ingaggiati dalla produzione come comparse. Secondo le fonti del Times of Malta, una sessantina di loro sarebbero stati lasciati «per sei ore al sole» a bordo di barconi immessi in maxi vasche marine senza acqua e senza possibilità di ricorrere ai servizi igienici.
La produzione ha già smentito le accuse. «Cado dalle nubi. Ho letto l’articolo: si capisce chiaramente che è una montatura creata da una persona che è stata allontanata dal set» ha risposto Pietro Valsecchi storico produttore con Taodue dei film di Checco Zalone, che rassicura: «le persone che lavorano con noi vengono trattate tutte allo stesso modo». Zalone è «sereno» e «le uniche tensioni sono legate allo sciopero delle troupe che sta creando disagi. Speriamo si risolva entro domani».
Sarà vero o è finzione cinematografica?