Gli operatori del soccorso alpino in Cilento hanno ritrovato, con l’aiuto di un drone, la salma del turista francese. Gautier risultava scomparso da 10 giorni
Ogni speranza ora è svanita. Simon Gautier risultava disperso dal 9 agosto, quando aveva chiamato il 112 per un incidente occorsogli durante la sua escursione nel Cilento:
“Sto morendo di dolore, sono caduto in una scarpata, ho le gambe rotte, aiutatemi, vedo il mare ma non so dove mi trovo”.
Purtroppo la mancanza di un punto di riferimento certo ha impedito una rapida localizzazione del ventisettenne. I soccorritori sono riusciti a delimitare un’area di ricerca di 143 chilometri quadrati, che copriva il territorio di tre province (Potenza, Salerno e Cosenza), nel Cilento.
Le prefetture di queste ultime hanno immediatamente coinvolto i carabinieri e i volontari della protezione civile. Lo stesso consolato francese Purtroppo l’area coinvolta è una delle più complicate da perlustrare, in quanto ricca di boschi, macchia mediterranea, rocce frastagliate, burroni e anfratti. Le autorità avevano inoltre autorizzato la diffusione delle ultime immagini dello sfortunato alpinista, registrate da una telecamera di sicurezza il 9 agosto alle 16:45.
Gli appelli dei cari e il ritrovamento
Mentre le ricerche erano ancora in corso, Delphine Godard, madre di Simon, e diversi amici di quest’ultimo si erano mobilitata sui social.
“Chiedo aiuto, voglio ritrovarlo vivo abbiamo bisogno di speleologi, di alpinisti, di pompieri addestrati alla montagna, capaci di raggiungere zone inaccessibili. Sono sicura che Simon è caduto. Potrebbe essere in un crepaccio. Malgrado la loro buona volontà e l’aiuto i soccorritori italiani non sono abbastanza numerosi.”
Le autorità hanno in realtà fatto notare che le persone coinvolte erano circa 100, tra cui squadre del nucleo speleo-alpino-fluviale (Saf) dei Vigili del fuoco, unità cinofile addestrate per la ricerca di persone, elicotteri, velivoli senza pilota dotati di sensori termografici e motovedette della Capitaneria di Porto.
Ieri le speranze sono state disilluse: il corpo di Simon è stato ritrovato privo di vita sul fondo di un burrone presso la costa di Scario, facente parte del Comune di San Giovanni a Piro. Alle 19:30 un soccorritore alpino ha localizzato, tramite un drone, lo zaino del ragazzo presso le cavità di un precipizio. Una squadra di perlustratori del Cilento si è immediatamente recata sul posto ed ha recuperato la salma. Nei prossimi giorni si aprirà un’inchiesta per stabilire le cause della morte e l’incidenza del tempo trascorso tra la telefonata e l’avvio delle ricerche.