Il terzo campionato professionistico di calcio italiano è pronto a tornare sotto ai riflettori con un torneo ricco di grandi squadre. Un solo sogno: approdare in Serie B.

Eccola, è tornata, la Serie C. Bella, ricca, intrigante come non mai, la terza serie si riappropria del suo ruolo nel palcoscenico calcistico nostrano. È la categoria dei Comuni, dei campanili, delle rivalità storiche, delle piazze assolate delle città d’arte, dei mari da sogno, dei piccoli miracoli italiani, delle città che reclamano nuovo splendore dopo anni di purgatorio, quando non d’inferno.

Matricole, nobili decadute, solide realtà e nuove compagini pronte a sparigliare pronostici e previsioni. Si comincia domani, un anticipo a girone che proviamo ad illustrarvi di seguito. Mettetevi comodi, il viaggio è lungo, la destinazione certa: eccola, è tornata, la Serie C.

Girone A: Pontedera-Carrarese

Mister Maria l’ha detto chiaramente: il limite del Pontedera è il Pontedera stesso. Con l’ambiente ancora scosso dall’infortunio allo zigomo di capitan Caponi (operato, in campo tra un mese), c’è però grande curiosità di vedere all’opera i granata, nonostante l’osso che si trovano davanti all’esordio casalingo è forse il più duro da sgranocchiare.

La Carrarese, difatti, le ambizioni ce l’ha, eccome, e a partire balbettando proprio non ci pensa. Con Silvio Baldini al timone e l’ex juventino Marco Marchionni in seconda battuta ma soprattutto con Ciccio Tavano e Massimo Maccarone come bocche da fuoco, pensarti in grado di misurarti con altri palcoscenici non è poi così strano. Primo derby stagionale, dunque, e con l’aggiunta del marchio “toscano” lo spettacolo è garantito.

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Pontedera-Carrarese (Credit: La Voce Apuana

Girone B: Reggio Audace-Feralpisalò

Trecentosessantuno giorni dopo l’amara esclusione della Reggiana dalla Serie C, conseguenza delle nefandezze dell’“era Piazza”, la “Regia” torna al suo posto, ripescata un mese fa dal Consiglio Federale della FIGC.

Tanto è cambiato in un anno, mai però l’affetto che Reggio Emilia ha riservato alla sua squadra: al “Giglio” è troppa la voglia di grande calcio, che passa anche per la riappropriazione del nome “AC Reggiana 1919“, marchio acquisito dalla nuova società ma utilizzabile, per complesse questioni burocratiche, solo dalla stagione 2020/2021.

Di fronte troveranno una Feralpisalò, guidata da Caracciolo, che promette una stagione di rivincita, dopo le amare semifinali della scorsa stagione perse al cospetto della Triestina. Damiano Zenoni è chiamato alla conferma di un gruppo e di un progetto, perché i sogni si possono anche costruire passo dopo passo.

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Andrea Caracciolo, bomber dalla Feralpi

Girone C: Rieti-Ternana

Siamo sicuri: dirigenti, allenatori, giocatori, ma soprattutto i tifosi delle due squadre segneranno sul proprio calendario questa gara, in attesa del ritorno del prossimo 22 dicembre: questa è l’unica partita, infatti, dove sarà necessario compiere nemmeno 40 chilometri per entrare in campo.

Davvero nulla in confronto alle sette-otto ore che serviranno per raggiungere Catanzaro, Rende, Reggio Calabria. Fatta salva la cervellotica collocazione delle due squadre, a cui si aggiunge anche quella della Viterbese Castrense, il match del “Manlio Scopigno” mette davanti due compagini che lotteranno per un proprio “posto al sole”; i rossoverdi più completi, perché l’esperienza di Defendi, Vantaggiato e Marilungo la possono vantare poche formazioni puntano dichiarati alle zone alte della classifica; i reatini della linea verde decisa da patron Curci, hanno tutto per sfruttare l’effetto sorpresa e provare a mettere quanti più punti possibili tra loro e i play out.

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Il quasi derby tra Rieti e Ternana

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