Giuseppe Conte, presidente del consiglio dei ministri, nel governo Lega–MS5 si prepara alla costituzione del nuovo esecutivo. Segno di un nuovo ”umanesimo politico” che rispecchia la sua impronta di appartenenza all’area indipendente. Le ultime trattative sono cruciali, non facili e caratterizzate da molta pressione, da chi ambisce alla poltrona di premier.
Le Incognite del premier
Sia Di Maio, vertice del M5S che Nicola Zingaretti sono propensi a divenire vice di Conte. Ma la prospettiva non sarà di questi termini, con due vicepresidenti dell’esecutivo ma ad un’unica carica. La realizzazione del nuovo governo dipenderà dalle trattative finali, anche se pare che il PD ”allenterà la presa”, l’idea più comune è che Conte vorrà avere Di Maio come suo vice.Non dimenticando l’ormai ”anonimo” Matteo Salvini, fino a pochi mesi fa considerato come il leader di Montecitorio ma oramai fuori dai giochi.
Trattative decisive per Conte
Il premier, affronterà per primo un lungo pranzo con il presidente della camera Roberto Fico(MS5). Non volendo scontentare nessuno tuttavia, Conte vuole assicurarsi che il governo giallorosso nasca privo di storpiature, la decisione finale spetterà a lui. Nelle ultime ore, per altro spunta l’ipotesi che come suo ”braccio destro” non vi sarà un Vice, ma un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, anche se non è l’unico problema, infatti dovrà essere decisa la commissione Ue e tutti coloro che ricopriranno i vertici dei Dicasteri più ambiti. Nonostante Conte, abbia definito un manifesto programmatico privo di ”ideologie politiche”, ribadendo una sua frase ”che i ministri siano tecnici e non politici”.Saranno ore importanti, vi è la possibilità che vadano alcuni Dicasteri a Sinistra Italiana( in merito all’espressione di alcune forze politiche minori, fra cui +Europa) e con il ”rischio” di non accontentare nessuno fra PD e M5S.
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