Morto il neofascista fondatore di Avanguardia nazionale
Al Vannini, la notte scorsa è morto il neofascista Stefano Delle Chiaie. Fondatore dei Avanguardia. Esponente della destra neofascista, i cosiddetti “neri” che occupavano la parte più estrema dell’ideologia di destra. Aveva 82 anni.
Il passato di Stefano Delle Chiaie è stato degno delle più “spericolate” serie tv che adesso riempiono gli “spazi orari” delle nostre giornate quotidiane.
Il suo vissuto più tosto burrascoso e movimentato. Conosce l’apice nel momento in cui il PM lo indaga per la strage di Bologna, assolto per insufficienza di prove. Coinvolto anche nella strage di piazza Fontana ed assolto per non aver commesso il fatto, viene accusato anche per alcuni attentati sui treni.
Autore del libro L’Aquila ed il Condor: storia di un militante politico dove racconta la sua visione di quell’epoca vissuta in prima linea.
Fu latitante dal 1970, sottraendosi alla chiamata della testimonianza riguardo il ruolo di Mario Merlino nella strage di piazza Fontana.
Fondatore di Avanguardia Nazionale, cominciò i suoi trascorsi politici frequentando i salotti del Movimento Sociale Italiano a soli quattordici anni. A vent’anni si staccò, andando sotto la “corte” di Pino Rauti, presso il Movimento Politico Ordine Nuovo, partito di estrema destra extraparlamentare.
“Recitò” un ruolo chiave nelle lotte tra i due estremi avversi. Negli anni ’70 fu chiamato a testimoniare riguardo la questione dell’attentato a Piazza Fontana. Dopo alcune testimonianze, senza apparente motivo, si allontanò scappando in Spagna dove entrò in contatto con l’Aginter Press, un associazione sovversiva fascista che si celava dietro un’agenzia di stampa fondata a Lisbona.
Nel 1973 si occupò di unire il movimento Ordine Nuovo, figlio del precedente Movimento politico sciolto perché accusato di ricostituzione del partito Fascista, con Avanguardia, non ancora indagata.
Conobbe Augusto Pinochet nel 1974 che rincontrò nel 1975 a Madrid per i Funerali di Franco.
La latitanza in Sud America
La conoscenza del dittatore gli permise di avere un ufficio a Santiago del Cile dove si occupò di propaganda e controinformazione sullo stile dell’Aginter Press. Pinochet lo coinvolse nelle riunioni del DINA (Dirección de inteligencia nacional) e nell’operazione Condor.
Andò in Argentina prima ed in Bolivia poi dove prese parte al colpo di Stato di Luis García Meza Tejada.
Il golpe
Venne accusato di aver partecipato attivamente al tentato Golpe avvenuto in italia. Declinò la sua partecipazione affermando di trovarsi in quel tempo a Barcellona.
Negli anni 90 tentò il rientro in politica organizzando una riunione con altri movimenti di estrema destra.
Prima del suo 83esimo compleanno muore il neofascista Stefano Delle Chiaie.
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