Gli adolescenti che utilizzano i social network a quali conseguenze vanno incontro? Uno studio americano condotto su un campione di 6000 adolescenti sembra aver trovato una risposta.
Un recente studio condotto da ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti, ha portato alla luce un possibile fattore di rischio per lo sviluppo di problemi psicologici negli adolescenti. Questo studio è apparso su Jama Psychiatry, nota rivista scientifica.
Adolescenti e problemi psicologici: i social c’entrano davvero?
L’obiettivo della ricerca era quello di indagare quanto il tempo passato sui social network influisse sul sorge di disturbi esternalizzanti e disturbi internalizzanti tra gli adolescenti.
Disturbi psicologici esternalizzanti negli adolescenti
I disturbi esternalizzanti riguardano quelle situazioni in cui il disagio dell’adolescente si riversa verso l’esterno, portando a disagi nel mondo circostante.
Le caratteristiche principali dei disturbi esternalizzanti sono le seguenti:
- Atteggiamento che porta a credere i proprio bisogni più importanti rispetto a quelli degli altri;
- Cercare di ottenere ciò che si vuole attraverso comportamenti aggressivi;
- Atteggiamento oppositivo e comportamenti “devianti” (in opposizione alle norme sociali condivise o anche criminali).
Disturbi psicologici internalizzanti negli adolescenti
I disturbi internalizzanti sono caratterizzati da difficoltà emotive e comportamentali tendenti all’ipercontrollo, cosa che spinge l’adolescente a chiudersi in se stesso. Fanno parte di questa categoria i seguenti tipi di disturbi:
- Ansia;
- Depressione;
- Ritiro Sociale;
- Problemi psicofisiologici.
Risultati dello studio: i social network sono dannosi per gli adolescenti?
Lo studio, portato avanti su 6595 ragazzi dai 12 ai 15 anni, consisteva nel monitorare i dati raccolti tramite delle auto-interviste rilasciate da ognuno. In seguito a questo, i ricercatori hanno analizzato i dati raccolti e sono giunti a queste conclusioni:
- Passare più di 30 minuti al giorno sui social media, rispetto al non farlo, portava a un aumento del rischio di disturbi internalizzanti;
- L’uso dei social media per più di 3 ore al giorno, rispetto al non utilizzo, è associato in modo significativo a disturbi internalizzanti;
- In entrambi i casi sopracitati poi, sono stati riscontrati casi di presenza nello stesso soggetto di disturbi internalizzanti e disturbi esternalizzanti in comorbidità. Mentre non è stato riscontrato nessun caso di disturbo esternalizzante da solo nello stesso soggetto.
Social network come nuovi untori?
I ricercatori, guidati da Kira E. Riehm, hanno precisato come questo debba essere considerato un indizio utile, non una prova. L’aumentato rischio di mostrare problemi internalizzanti o esternalizzanti potrebbe derivare da altri fattori. Gli adolescenti che utilizzano i social network per un tempo maggiore a quello consigliato, sono gli stessi ad avere una scarsa qualità del sonno. E, in generale, essere presenti a lungo sui social network aumenta anche il rischio di essere vittime di cyberbullismo. Come al solito la correlazione non è sinonimo di causalità, ma questo studio sicuramente porta nuovi dati interessanti anche dal punto di vista sociologico. Non ci resta che aspettare altri studi per indagare ancora meglio il fenomeno, e capire quanto i social media influenzino la nostra realtà.
di Eleonora D’Agostino
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