Il 26 settembre del 1997 un terremoto di magnitudo 6.1 colpiva Umbria e Marche, distruggendo le volte affrescate di San Francesco ad Assisi.
Il nostro appuntamento con MMI Today ci offre l’occasione di coltivare la memoria del territorio del Paese, uno degli ingredienti fondamentali della prevenzione. Oggi infatti sono passati ventidue anni dal terremoto del 1997 che colpì Umbria e Marche.
In realtà quello del 26 settembre è il più intenso di una serie di eventi sismici, iniziati in primavera e finiti a giugno dell’anno successivo. C’erano già state forti scosse in estate, ma nessuna potente quanto quella che alle 2 del mattino fa tremare Umbria e Marche.
Si contano undici vittime, molte meno degli ultimi due forti terremoti in Italia, ma la scia di distruzione è comunque enorme. Molti sono gli sfollati e le ferite al patrimonio storico e culturale d’Italia.
Tra le vittime, anche quattro tecnici, intenti a valutare le lesioni subite dal soffitto affrescato della Basilica di San Francesco ad Assisi. La scossa li sorprende nel mezzo dei lavori e li seppellisce tra le macerie.
La volta è stata oggi restaurata e i paesi ricostruiti, ma le cicatrici e i ricordi di quei giorni restano. Tuttavia questo non deve essere motivo di tristezza o angoscia: ricordare eventi come il terremoto del 1997 ci aiuta a capire l’importanza della prevenzione. D’altronde le località umbre che hanno beneficiato della ricostruzione di quegli anni, sono quelle che meglio hanno resistito al sisma del 2016.
Sul tema della prevenzione dei rischi naturali esistono diverse iniziative, tra cui segnaliamo “Io Non Rischio“, iniziativa del Dipartimento di Protezione Civile, che vedrà i volontari nelle piazze d’Italia per diffondere le buone pratiche utili a mettersi al sicuro.
A spasso nella storia
Facendo un balzo all’indietro nel tempo, il 26 settembre è una data legata a due episodi della vita di Giulio Cesare.
Nel 52 a.C. il condottiero romano sconfigge in battaglia le truppe di Vercingetorige e lo costringe alla resa. Più tardi, nel 49 a.C. la stessa data ospita le celebrazioni di un’altra vittoria, quella a Farsalo.
E’ infatti il 26 settembre quando Cesare inaugura il Tempio di Venere Genitrice nel suo foro, come atto di gratitudine per la vittoria nella Guerra Civile.
Balzando fino all’Età Moderna, il 26 settembre del 1580, l’esploratore Sir Francis Drake completa la sua circumnavigazione del globo.
Con un altro balzo raggiungiamo poi il 1957 quando assistiamo a Broadway alla prima di West Side Story, uno dei musical più iconici del secolo scorso.
Rimanendo nel mondo della musica, nel 1969, i Beatles pubblicano il loro album Abbey Road, altra pietra miliare della loro carriera.
Tornando agli Stati e ai loro sconvolgimenti, il 26 settembre 1962 un colpo di Stato pone fine alla monarchia nello Yemen del Nord e dà inizio alla Repubblica Araba dello Yemen. Il regime dittatoriale, nato dall’influenza estera di Gamal Adb el-Nasser, finirà poi per inglobare anche il sud del paese ed avrà fine solo nel 2015 con l’inizio di una guerra civile ancora in corso.
Compleanni e ricordi
Ironicamente lo stesso giorno in cui il terremoto del 1997 danneggiò la basilica che ne porta il nome, ricorre l’anniversario della nascita di San Francesco d’Assisi.
Nato Giovanni di Pietro di Bernardone, l’attuale patrono d’Italia decide di convertirsi dopo aver combattuto in Francia e dà inizio ad un nuovo ordine religioso. Il suo insegnamento, basato sull’umilità e su un profondo rispetto per la natura ha epigoni ancora oggi, non ultimo l’attuale papa che ne porta il nome.
Passando dalla religione alla filosofia, oggi è il “compleanno” del filosofo moderno Francis Heiddeger, iconico pensatore del XX secolo che si è interrogato sui fondamenti dell’esistenza.
Condividono con loro il compleanno il poeta americano Thomas Eliot e papa Paolo VI.
Tra coloro che ci lasciavano oggi, invece, ricordiamo la grande Anna Magnani, volto del cinema neo-realista italiano. Si spegneva il 26 settembre del 2008 anche un altro grande attore, Paul Newman, icona hollywoodiana.
Sono infine otto anni esatti che abbiamo detto addio al grande editore di fumetti Sergio Bonelli, che si spegneva nello stesso giorno in cui ricorreva la nascita di uno dei personaggi più iconici della sua casa: Dylan Dog.