Tanto spettacolo, come sempre, nelle prime cinque giornate di Serie A. Tra gol e giocate mozzafiato e vecchie glorie e nuovi talenti, salgono in cattedra anche gli episodi più spiacevoli. Tra razzismo, espulsioni, singoli errori e brutte giocate, il campionato mostra anche l’altra faccia della medaglia.
Serie A: prima giornata
Per la prima giornata di Serie A, abbiamo voluto cominciare dal calcio giocato, concentrandoci in particolare su Udinese-Milan, terzo anticipo di giornata. Chiaramente bisogna soltanto alzarsi in piedi di fronte all’ottima prova degli uomini di Tudor, apparsi compatti e vogliosi di portare punti a casa sin dall’inizio. I bianconeri pur non giocando un calcio di altissimo livello, hanno chiuso tutte le fonti di gioco del Milan e hanno anche maggiormente inciso dal punto di vista offensivo, tirando per ben 6 volte verso lo specchio della porta.
Dall’altra parte, nonostante i buoni meriti dell’Udinese, il vero horror si registra da parte del primo Milan di Giampaolo. Le grandi aspettative sull’ex tecnico di Sampdoria ed Empoli sono state completamente disattese. La squadra è sembrata spenta e lenta. Giampaolo ha deciso di non lanciare i nuovi interpreti, affidandosi ai giocatori dell’anno scorso e adattando diversi giocatori fuori ruolo.
L’esperimento con Calhanoglu in cabina di regia è totalmente fallito, Suso è stato praticamente innocuo e infine Piatek è sembrato la brutta copia dello straripante calciatore visto lo scorso anno. Il risultato, inoltre, nelle giornate successive non è sicuramente migliorato.
Seconda giornata
Per la seconda giornata abbiamo voluto “premiare” la difesa horror di questo avvio di campionato, ovvero quella della Sampdoria. I blucerchiati hanno incassato ben 11 gol e sono, insieme a Lecce e Spal, la peggior difesa della nostra Serie A. Dopo il secco 0-3 subito in casa contro la Lazio alla prima giornata, i genovesi hanno perso malamente anche la seconda uscita. Di Francesco avrebbe dovuto lanciare la Sampdoria, invece i risultati non si sono ancora visti.
Contro il Sassuolo, nella seconda giornata, i blucerchiati hanno incassato allo stadio Mapei un sonoro 4-1, sotto i colpi della tripletta sfornata da Berardi. Difesa eccessivamente alta, mancanza di equilibrio, marcature larghe ed errori di posizionamento, questi gli errori più eclatanti della partita. Colley e Murillo, la coppia di centrali, si è dimostrata totalmente insicura e instabile e privi dell’aiuto dei centrocampisti sono sprofondati sotto i colpi dei neroverdi.
Terza giornata
Nella terza giornata, invece, abbiamo voluto condannare le prime pesanti espulsioni del nostro campionato, con ben 4 cartellini in una sola giornata. Pesantissimo il rosso per De Paul al 35′ in Inter-Udinese. I bianconeri, infatti, stavano giocando a viso aperto contro l’Inter, nettamente più forte. L’ingenua manata dell’argentino, in tempi di VAR, ai danni di Candreva ha punito lui e l’Udinese, condannata poi alla sconfitta. Il numero 10 argentino ha inoltre dovuto scontare ben tre giornate di squalifica.
Non sono sicuramente da meno le ingenuità di Stepinski in Verona-Milan e di Dessena in Brescia-Bologna, entrambe hanno condannato le rispettive squadre alla sconfitta. L’attaccante polacco, in particolare, si è regalato un esordio tutt’altro che da ricordare, lasciando il suo Verona in seria difficoltà per tutta la partita. Dessena, nonostante la sua grande esperienza, ha lasciato il Brescia in inferiorità numerica e lo ha esposto alla rimonta, poi completatasi del Bologna.
Quarta giornata
Per la quarta giornata, abbiamo deciso di condannare gli episodi razzisti che, troppo spesso, si sono susseguiti nelle prime giornate di questo campionato. Atalanta-Fiorentina è l’interessante posticipo della quarta giornata: al 28′ l’arbitro Orsato è costretto ad interrompere il match a causa degli insulti razzisti al brasiliano Dalbert, terzino della Viola. Un episodio particolarmente spiacevole, che non dovrebbe più accadere negli stadi del nostro campionato
Purtroppo i “buu” razzisti e gli insulti si sono susseguiti in queste prime giornate e fortunatamente sono stati duramente condannati. Come non dimenticare la pessima accoglienza della Serie A al belga Lukaku, al momento di calciare il calcio di rigore in Cagliari-Inter. Recentemente, invece, il difensore giallorosso Juan Jesus ha condannato le offese ricevute dopo la sconfitta contro l’Atalanta. La Roma si è schierata al fianco del numero 5 giallorosso, attivando la polizia postale per punire questi soggetti che, sfortunatamente, rappresentano il male del nostro calcio.
Quinta giornata
Il rigore è da sempre uno degli episodi di maggiore fascino nel nostro calcio. Come afferma la famosissima canzone di De Gregori, da un errore dagli undici metri non si giudica mai un calciatore e molto spesso questo si è realmente verificato. Tantissimi campioni hanno sbagliato rigori, spesso anche importanti nella storia del calcio. Insomma, da sempre, il calcio di rigore desta gioie e dolori nei numerosi tifosi che seguono questo sport. Nel turno infrasettimanale sono ben due i rigori falliti, che si aggiungono a quello di Di Carmine dell’ultimo weekend.
In Parma-Sassuolo continua il momento no di Roberto Inglese, attaccante dei ducali. L’ex attaccante del Napoli ha segnato un solo gol in questo avvio e aveva la possibilità di riscattarsi nel derby emiliano. Purtroppo per lui, contro l’esperto portiere para-rigori Andrea Consigli non c’è stato nulla da fare e il tiro è stato addirittura bloccato dall’estremo difensore. Nicola Sansone, invece, attaccante del Bologna, ha provato a riprodurre il cucchiaio nel match tra il Genoa e gli emiliani. L’esecuzione era perfetta con Radu spiazzato, ma il tiro si è abbattuto sulla traversa, negando quello che sarebbe potuto essere il gol decisivo dell’incontro, terminato, poi, 0-0.